Il mese di dicembre 2023 sarà più ricco per gli insegnanti e altri dipendenti della scuola di ruolo. Lo sarà grazie all’anticipo, a valere sul 2024, della c.d. vacanza contrattuale. Un anticipo che per alcuni potrà arrivare anche fino a 1.500 euro in più in busta paga di dicembre.

La vacanza contrattuale, ricordiamo, è prevista dall’art. 47-bis, c. 2, del D. Lgs. 165/2001. Rappresenta un elemento chiave nel panorama normativo che regola i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). Di regola questa disposizione entra in gioco a partire dal mese di aprile dell’anno successivo alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro, nel caso in cui il rinnovo di quest’ultimo non sia ancora stato effettuato.

La vacanza contrattuale partirebbe da aprile

In sostanza, dunque, la legge sulla vacanza contrattuale prevede che, a decorrere dal mese di aprile dell’anno successivo alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro, qualora lo stesso non sia ancora stato rinnovato

è riconosciuta ai dipendenti dei rispettivi comparti di contrattazione (nella misura e con le modalità stabilite dai contratti nazionali, e comunque entro i limiti previsti dalla legge di bilancio in sede di definizione delle risorse contrattuali) una copertura economica che costituisce un’anticipazione dei benefici complessivi che saranno attribuiti all’atto del rinnovo contrattuale.

Insomma, un anticipo, sul futuro rinnovo del CCNL. Un anticipo, che di regola, dovrebbe partire dal mese di aprile dell’anno successivo alla scadenza del CCNL che dovrà poi essere oggetto di rinnovo.

L’anticipo a dicembre 2023

Tuttavia, per quest’anno le cose sono state disposte diversamente. In pratica, il decreto-legge n. 145/2023, ha stabilito che i dipendenti di ruolo della pubblica amministrazione, a dicembre 2023, riceveranno, una tantum, l’anticipo della vacanza contrattuale a valere sul 2024. In altre parole, tali dipendenti, avranno sulla busta paga di dicembre, in unica soluzione, l’anticipo della vacanza contrattuale che, invece, per regola dovrebbe partire ad aprile 2024.

Su tale misura dovrebbe intervenire anche la legge di bilancio 2024, che attualmente si trova all’esame parlamentare. La manovra incrementerà le risorse destinate a questo anticipo.

In termini numerici, gli anticipi della vacanza contrattuale dovrebbero variare da 829 euro a 1.516 euro a seconda della qualifica e grado di anzianità. In dettaglio, ad esempio, per il comparto scuola, dovrebbero essere:

  • 829 euro per insegnanti con livello di anzianità più basso;
  • 1.056 euro, per insegnanti della stessa fascia di anzianità;
  • 1.2228 euro per insegnati con anzianità più alta;
  • 1.516 euro per i dirigenti.

Vacanza contrattuale, l’anticipo è a valere sul 2024

Si consideri detti importi sono lordi. Quindi, occorrerebbe scorporare ritenute previdenziali e fiscali per conoscere il netto.

Come detto, la vacanza contrattuale è un anticipo (una tantum) a valere su tutto il 2024. I restanti incrementi contrattuali saranno riconosciuti solo al momento del rinnovo del CCNL 2022-24. Ne consegue che per tutto il prossimo anno il personale non riceverà alcun altro aumento salvo che nel 2024 si proceda al rinnovo.

Si tenga altresì presente che questa regola di anticipo una tantum vale per chi è di ruolo. Invece, per il personale a tempo determinato, l’importo verrà riconosciuto su base mensile a partire da gennaio 2024. In altre parole, i menzionati importi saranno ripartiti ed erogati mensilmente. Quindi, ad esempio, un insegnante NON di ruolo, da gennaio avrà circa 70 euro (lordi) in più al mese.

Riassumendo…

  • gli insegnanti di ruolo e altro personale di ruolo della scuola, a dicembre 2023 riceveranno una tantum a titolo di anticipo, a valere sul 2024, della c.d. vacanza contrattuale
  • ciò porterà ad una busta paga di dicembre 2023 più alta
  • l’importo dell’anticipo può variare dagli 829 euro ai 1.516 euro a seconda del ruolo e grado di anzianità
  • per il personale NON di ruolo, l’anticipo sarà erogato da gennaio 2024 ma su base mensile e non una tantum.