Quando si parla di ferie, molti pensano subito al costo: voli, hotel, cene al ristorante e attività varie possono facilmente pesare sul bilancio familiare. Tuttavia, c’è una strategia che può aiutare a finanziare le vacanze gratis o quasi senza dover intaccare i risparmi: sfruttare il 730.

Ogni anno, i lavoratori dipendenti e i pensionati italiani hanno l’opportunità di presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730. Uno dei principali vantaggi di utilizzare il modello 730 è la possibilità di ricevere il rimborso IRPEF direttamente in busta paga o sulla pensione.

Questo rimborso rappresenta il risultato delle detrazioni e delle deduzioni che si possono richiedere nella dichiarazione dei redditi. Passata la scadenza IMU di giugno, per molti il rimborso 730 rappresenta un “bonus” per concedersi vacanze gratis o quasi.

Pagate dall’Inps possiamo dire, anche se ovviamente le cose non stanno proprio così perché sono soldi spettanti al lavoratore o pensionato. Però psicologicamente la differenza c’è perché non sono soldi sottratti al budget mensile dello stipendio.

Il rimborso arriva in busta paga o cedolino pensione, solo in caso di 730 “con sostituto d’imposta”. Laddove, invece, si fa il 730 senza sostituto d’imposta o il Modello Redditi, il rimborso viene corrisposto direttamente dall’Agenzia Entrate.

La detrazione coniuge a carico nel 730 ti ripaga le vacanze

Il rimborso IRPEF non spetta automaticamente ma avviene quando le imposte pagate durante l’anno sono superiori a quelle effettivamente dovute, grazie a una serie di detrazioni e deduzioni fiscali. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate rimborsa l’eccesso di imposte, accreditandolo direttamente in busta paga o nella pensione del contribuente.

Una delle principali voci che può incrementare il credito IRPEF è la detrazione per il coniuge a carico. Se uno dei due coniugi non ha reddito o ha un reddito inferiore a una certa soglia, l’altro coniuge può beneficiare di una detrazione fiscale.

Questa detrazione riduce l’imposta dovuta, aumentando così l’importo del rimborso che si può ricevere.

Per usufruire di questa detrazione, è necessario che il coniuge a carico non superi un certo limite di reddito annuo (2.840,51 euro). È importante verificare attentamente i requisiti e inserire correttamente i dati nel modello 730 per assicurarsi di ottenere il massimo beneficio.

Come recuperare quasi 2.000 euro di IRPEF

Un’altra importante voce che può contribuire a un rimborso IRPEF significativo è il recupero del bonus IRPEF di 100 euro, noto anche come “ex Bonus Renzi“. Questo bonus, introdotto nel 2014, è stato ampliato e modificato negli anni, e attualmente è disponibile per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a una certa soglia (15.000 euro).

Non tutti i lavoratori, però, ricevono questo bonus mensilmente in busta paga. In alcuni casi, il bonus non viene erogato correttamente durante l’anno, e il lavoratore può recuperarlo presentando il modello 730. Questo recupero può contribuire in modo significativo all’incremento del credito IRPEF, aumentando l’importo del rimborso.

Combinando nel 730/2024, la detrazione coniuge a carico non goduta nell’anno d’imposta 2023 e il recupero dell’itero ex bonus Renzi non percepito nel 2023, un lavoratore può accumulare un rimborso IRPEF di circa 1900 euro complessivi, dati da 1.200 euro di ex bonus Renzi (100 euro per 12 mesi) e quasi 700 euro di detrazione per il coniuge a carico.

Vacanze gratis (o quasi) con il 730: ecco come fare

Ad ogni modo, per ottenere un rimborso IRPEF che possa realmente contribuire a finanziare le ferie, è fondamentale NON solo compilare correttamente il modello 730 e sfruttare tutte le possibili detrazioni e deduzioni fiscali. È importante soprattutto verificare la modalità in cui si può presentare la dichiarazione redditi.

Se il contribuente può fare la sua dichiarazione mediante il 730 il consiglio è quello di fare il 730 “con sostituto d’imposta”. Se questi lo ha.

Infatti, chi fa, ad esempio il 730/2024 (anno d’imposta 2023) con sostituto d’imposta, riceverà il rimborso IRPEF direttamente in busta paga già nel mese di luglio 2024 ovvero tra agosto e settembre se trattasi di pensionato. Questo significa immediata disponibilità della liquidità da poter utilizzare per farsi vacanze gratis (rispetto allo stipendio).

Per coloro che, invece, fanno il 730 senza sostituto d’imposta o con Modello Redditi Persone Fisiche, i tempi di rimborso sono molto più lunghi (si può arrivare anche ad un anno). In tal caso bisogna, infatti, aspettare che il rimborso venga predisposto dall’Agenzia Entrate. Arriverà sul conto corrente (se il contribuente si è adoperato a comunicare IBAN all’Agenzia Entrate) o con assegno vidimato da versare (se IBAN non comunicato).

In tal caso, dunque, significa che per avere la disponibilità liquida del rimborso si dovrà aspettare e valutare, quindi, di rimandare quella spesa che il contribuente ha deciso di affrontare legandola a detta disponibilità di denaro.

E’ possibile il passaggio da 730 senza sostituto a 730 con sostituto, se il contribuente ha già presentato la dichiarazione.

Riassumendo…

  • sfruttare il rimborso IRPEF del modello 730 può rappresentare un’ottima opportunità per finanziare le ferie estive e godere di vacanze gratis
  • recuperare la detrazione per il coniuge a carico e il bonus IRPEF di 100 euro non goduti nell’anno sono due strategie chiave per massimizzare il credito IRPEF. E ottenere un rimborso significativo
  • con una pianificazione attenta e l’aiuto di un professionista, è possibile assicurarsi che il proprio rimborso IRPEF sia sufficiente per coprire una parte importante delle proprie spese
  • importante valutare la possibilità di fare la dichiarazione redditi tramite 730 con sostituto d’imposta. In modo da avere subito il rimborso direttamente in busta paga o cedolino pensione.