Tra la fine di Quota 100 e l’introduzione di Quota 102 nel 2022 si inserisce anche la possibilità di una Quota 82, ossia uno scivolo di 5 anni per un uscita anticipata dal mondo del lavoro.

La strada è contenuta nel testo della legge di bilancio 2022 licenziato dal governo ed ora all’esame parlamentare per la discussione è l’approvazione definitiva. Quanto si dirà in questa sede, quindi, potrebbe trovare conferme o modifiche nel testo definitivo della manovra.

La quota 102 de 2022

Il 31 dicembre 2021, salvo clamorosi cambi di rotta, scompare Quota 100, ossia il sistema che permette di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi.

In via transitoria, nel 2022, la manovra introdurrebbe Quota 102 che rimarrà in essere fino alla fine del prossimo anno. Ciò, consentirebbe il pensionamento per chi, nel 2022 matura:

  • 64 anni di età
  • e 38 anni di contributi.

La stessa legge di bilancio, tuttavia, pare voler mantenere Quota 100 ancora fino al 2024, ma solo per i lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi,

La possibile quota 82

Spunta anche Quota 82, ossia l’uscita anticipata dal lavoro con 62 anni di età e 20 anni di contributi.

Ammessi anche chi nel 2022:

  • raggiunge i requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni)
  • ovvero, a prescindere dall’età, raggiunge 36 anni e 10 mesi di contributi (se uomini) e 35 anni e 10 mesi di contributi (se donne).

Stiamo a vedere se le cose saranno confermate, eliminate o modificate da qui al testo definitivo della manovra.

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