Flat tax incrementale. Ecco per quali redditi non potrà essere applicata (circolare Agenzia delle entrate in consultazione)

Con la circolare pubblicata pochi giorni fa, in bozza, l'Agenzia delle entrate ha meglio chiarito il perimetro oggettivo e soggettivo della flat tax
1 anno fa
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flat tax incrementale
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Con la bozza della circolare pubblicata qualche giorno fa, l’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti sulla c.d. flat tax incrementale; facciamo riferimento alla tassa piatta sugli incrementi di redditi dei lavoratori autonomi e degli imprenditori individuali non in regime forfettario.

Tra i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate, di particolare importanza sono quelli che riguardano i redditi esclusi dalla flat tax; la circolare va oltre le esclusioni che si potevano dedurre direttamente dalla norma di riferimento contenuta nella Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023.

La Flat tax incrementale

La flat tax incrementale è la tassa piatta prevista dalla Legge di bilancio 2023.

La flat tax è calcolata su una base imponibile ben precisa che deve essere circoscritta solo al reddito da lavoro autonomo o di impresa.

In particolare, la tassa piatta si applica sull’incremento di reddito da lavoro autonomo o di impresa dell’anno oggetto di dichiarazione (anno 2023) rispetto a quello più elevato nell’ambito del triennio precedente (anni 2020, 2021 e 2022). A confronto si prende sempre il reddito di impresa o da lavoro autonomo non quello complessivo.

A ogni modo, la base imponibile:

  • non superiore a 40.000 euro,
  • deve essere decurtata di un importo pari al 5 per cento del reddito più alto del triennio 2020-21-23.

L’ulteriore quota di reddito, non soggetta a imposta sostitutiva, confluisce nel reddito complessivo e si rende applicabile la tassazione IRPEF (e relative addizionali), secondo gli ordinari scaglioni di reddito.

Per fare un esempio, ipotizziamo di avere i seguenti dati: Reddito 2023 100.000; Reddito 2022 80.000; Reddito 2021 70.000; Reddito 2020 60.000.

Dunque avremo:

  • differenza tra il reddito 2023 e il reddito 2022 (il più elevato del triennio precedente) 100.000 – 80.000 = 20.000;
  • Franchigia del 5% sul reddito più elevato (euro 80.000 conseguito nell’anno 2022) 4.000;
  • Reddito soggetto a “flat tax incrementale” (15%) 20.000- 4.000 = 16.000

Il resto del reddito (100.000-16.000), sarà tassato con le ordinarie aliquote Irpef.

Flat tax incrementale. Chi non potrà applicarla?

Con la circolare pubblicata pochi giorni fa, in bozza, l’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti sulla flat tax.

In particolare è stato chiarito quali sono i redditi esclusi dal regime agevolativo.

Sono esclusi dalla tassa piatta:

  • i redditi delle società di persone, imputati ai soci in ragione del principio di “trasparenza” ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del TUIR5 6;
  • i redditi delle società di capitali, imputati ai soci a seguito dell’esercizio dell’opzione per la trasparenza fiscale delle società a ristretta base proprietaria di cui all’articolo 116 del TUIR7;
  • i redditi di cui all’articolo 53, comma 1, del TUIR, derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata di cui alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 5 del TUIR, imputati ai singoli associati.

La flat tax è esclusa per chi è in regime forfettario.

Tuttavia:

Può, tuttavia, accedere al regime agevolativo (al ricorrere dei requisiti previsti dalla relativa norma introduttiva) il contribuente che decada dal regime forfetario in corso d’anno, laddove i ricavi o i compensi percepiti siano di ammontare superiore a 100.000 euro. In tale ipotesi, infatti, questi è tenuto a determinare il reddito con le modalità ordinarie per l’intero anno d’imposta 2023.

Riassumendo.

  • la flat tax riguarda solo i redditi di impresa e di lavoro autonomo;
  • sono esclusi dalla tassa piatta i contribuenti in regime forfettario;
  • la tassa piatta non si applica ai redditi imputati per trasparenza o a quelli da lavoro autonomo in associazione;
  • entro fine giugno arriveranno i chiarimenti definitivi dell’Agenzia delle entrate.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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