Flat tax incrementale, professionista associato non sempre escluso (esempio)

La flat tax incrementale è esclusa sui redditi imputati dallo studio associato. Ecco un esempio in cui l’associato può applicarla lo stesso
1 anno fa
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flat tax
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Per espressa previsione di legge, la flat tax incrementale non si può applicare sui redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, imputati ai singoli associati stessi.

Quanto detto, tuttavia, non significa che se il professionista svolge anche attività autonoma oltre lo studio associato, questi non possa applicare la flat tax sul reddito che deriva dalla sua attività autonoma.

Si pensi, ad esempio, ad un avvocato che ha partita IVA ed è socio di uno studio associato e poi svolge anche l’attività di avvocato per proprio conto.

Quindi, avrà due redditi, ossia quello che è imputato dallo studio associato e quello che deriva dallo svolgimento autonomo dell’attività.

Vediamo, dunque, in questo caso come comportarsi.

Aliquota e base imponibile

Innanzitutto, è opportuno riepilogare il funzionamento della flat tax incrementale. Si tratta di un regime di tassazione con imposta sostitutiva (aliquota 15%) dell’IRPEF e relative addizionali. Prevista per il solo anno d’imposta 2023, è riservata alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa o attività di arte e professione.

La base di calcolo è data dalla differenza tra il reddito dell’attività determinato nel 2023 e il reddito dell’attività d’importo più elevato tra quelli dichiarati nel triennio 2020-2022.

Da tale importo si decurta il 5% calcolato sul reddito più alto del triennio 2020-2022. L’ulteriore quota di reddito, non soggetta a imposta sostitutiva, finirà nel reddito complessivo del contribuente e, quindi, assoggettato all’ordinaria tassazione IRPEF (e relative addizionali). Ad ogni modo, la base imponibile flat tax incrementale è limitata (non può essere superiore a 40.000 euro).

Gli esclusi dalla flat tax incrementale

La legge sulla flat tax incrementale (commi 55-57 legge bilancio 2023), come detto, la riserva alle persone fisiche che esercitano attività di impresa e persone fisiche che esercitano arti o professioni. Sono esclusi dal regime:

  • i redditi delle società di persone, imputati ai soci in ragione del principio di “trasparenza” (articolo 5, comma 1, del TUIR). Esclusi dalla flat tax incrementale anche:
  • i redditi delle società di capitali, imputati ai soci a seguito dell’esercizio dell’opzione per la trasparenza fiscale delle società a ristretta base proprietaria (art. 116 del TUIR);
  • i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, imputati ai singoli associati;
  • i redditi di coloro che nel 2023 sono forfettari (tranne il caso in cui si esce in corso di anno).

Tra gli esclusi, dunque, ci sono i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, imputati ai singoli associati.

Laddove, tuttavia, il professionista o l’artista svolga la sua attività sia come associato sia come autonomo individuale, sul reddito derivante da quest’ultima attività si può applicare la flat tax.

Stessa cosa per i soci di società. Quindi, questi possono applicare il regime su eventuali redditi che derivano dal loro personale esercizio dell’attività d’impresa o artistico-professionale (chiarimenti flat tax incrementale – Circolare Agenzia Entrate n. 18/E del 2023).

Esempio (flat tax incrementale professionista associato)

Giovanni ha partita IVA come avvocato. Questi è anche associato di uno studio. Quindi, ha sia il reddito derivante dalla sua attività di lavoro autonomo, sia quello imputato dallo studio associato. Si suppongano i seguenti dati:

  • Reddito 2023 (da autonomo) = 100.000 euro
  • Reddito 2022 (da autonomo) = 55.000 euro
  • Reddito 2021 (da autonomo) = 60.000 euro
  • Reddito 2020 (da autonomo) = 45.000 euro
  • Reddito 2023 (da associato) = 120.000 euro
  • Reddito 2022 (da associato) = 70.000 euro
  • Reddito 2021 (da associato) = 55.000 euro
  • Reddito 2020 (da associato) = 65.000 euro

In tale ipotesi, la flat tax del 15% può applicarsi sul reddito da lavoro autonomo senza considerare quello da associato. Pertanto:

  • Differenza tra reddito 2023 e quello più alto del triennio = 100.000 – 60.000 = 40.000 euro;
  • Calcolo franchigia = (60.000 x 5%) = 3.000 euro;
  • Base imponibile flat tax = (40.000 – 3.000) = 37.000 euro;
  • Reddito che confluisce nel reddito complessivo ai fini IRPEF = (100.000 – 37.000) = 63.000 euro.

Trovi qui un esempio pratico di calcolo IRPEF nella flat tax incrementale.

Riassumendo…

  • sono esclusi dalla flat tax i redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, imputati ai singoli associati
  • se un soggetto è professionista o artista associato di uno studio, non può applicare la flat tax sul reddito imputato dallo studio
  • questo stesso contribuente può, tuttavia, applicare la flat tax incrementale sul reddito che deriva dall’esercizio autonomo della sua attività di arte e professione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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