Flat tax paperoni, Italia resta paradiso fiscale?

Il decreto Omnibus approvato il 7 agosto 2024 raddoppia la flat tax paperoni. L’Italia resta ancora paradiso fiscale?
4 mesi fa
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flat tax
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Il Consiglio dei Ministri, tenutosi il 7 agosto 2024, ha approvato un decreto-legge, noto come “decreto Omnibus”, che introduce una serie di misure urgenti di natura fiscale, proroghe normative e interventi economici.

Una delle modifiche più significative riguarda la cosiddetta “flat tax paperoni”, un’imposta sostitutiva sui redditi delle persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia. Questa tassa, introdotta originariamente dal governo Renzi nel 2016, è stata raddoppiata da 100.000 a 200.000 euro.

L’introduzione della flat tax paperoni, ricordiamo, aveva l’obiettivo di attrarre in Italia individui estremamente facoltosi, offrendo loro condizioni fiscali particolarmente vantaggiose rispetto ad altri paesi.

L’intento era non solo di farli risiedere in Italia, ma anche di incentivare i loro investimenti nel paese. Tuttavia, nonostante le agevolazioni fiscali, i risultati in termini di investimenti concreti sono stati scarsi.

I dati dal 2016 al 2022

Volendo fornire qualche numero, dal 2016 al 2021, sono stati 1.136 i “paperoni” che hanno scelto di trasferirsi in Italia, approfittando dei benefici fiscali offerti dalla flat tax. Tra questi, figurano 818 contribuenti principali e 318 familiari, i quali, secondo le norme vigenti, devono versare rispettivamente 100.000 euro e 25.000 euro all’anno.

Questo ha portato nelle casse dello Stato 81,8 milioni di euro da parte dei contribuenti principali e 7,95 milioni di euro dai familiari, per un totale di 89,8 milioni di euro nel 2022. A questi importi, il Fisco stima si possano aggiungere ulteriori 75 milioni di euro derivanti dai redditi prodotti in Italia dagli stessi contribuenti.

Il regime non deve essere confuso con la flat tax incrementale.

Flat tax paperoni: critiche e prospettive

Con il decreto Omnibus (Consiglio Ministri 7 agosto 2024), la flat tax per i “paperoni” è stata raddoppiata, passando da 100.000 a 200.000 euro. Questo incremento sarà applicato a partire dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, momento in cui entrerà formalmente in vigore. La scelta di raddoppiare l’imposta sostitutiva è stata presa nel contesto di una più ampia riforma fiscale e di un piano di interventi economici mirati a bilanciare le entrate dello Stato.

L’aumento della flat tax ha già sollevato dibattiti e previsioni contrastanti. Da un lato, c’è chi sostiene che questo incremento potrebbe scoraggiare nuovi trasferimenti di residenza fiscale in Italia, riducendo così il gettito complessivo. Dall’altro, c’è chi vede in questa misura un passo necessario per rendere il sistema fiscale italiano più equo e meno favorevole solo a una ristretta élite. Le critiche dell’Eu Tax Observatory evidenziano come l’Italia debba rivedere le proprie politiche fiscali per evitare di essere considerata un paradiso fiscale per pochi privilegiati.

L’analisi dell’Eu Tax Observatory mette, infatti, in luce la posizione unica dell’Italia nel contesto europeo. Mentre molti paesi cercano di attrarre investimenti e talenti attraverso politiche fiscali competitive, l’Italia ha scelto una strada che ha sollevato questioni etiche e pratiche. La riforma della flat tax paperoni potrebbe segnare un cambiamento di rotta, ma è essenziale monitorare gli sviluppi e gli effetti di questa decisione.

Riassumendo…

  • Decreto Omnibus raddoppia la flat tax paperoni da 100.000 a 200.000 euro.
  • La tassa attira ultraricchi in Italia dal 2016, con scarsi investimenti concreti.
  • L’Osservatorio Fiscale critica la flat tax come la
  • Nel 2022, 1.136 ricchi hanno generato 89,8 milioni di euro in entrate fiscali.
  • La riforma mira a bilanciare equità fiscale e attrazione di investimenti.
  • Il futuro impatto della nuova tassa sugli ultraricchi rimane incerto.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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