Cosa sono i fondi patrimoniali non aggregabili? Da chi vengono utilizzati e per quali scopi? perché questo istituto oggi ha perso parte del suo significato?
Il fondo patrimoniale, sostanzialmente, è un fondo costituito da una persona fisica, al fine di rendere non pignorabili i beni in esso inseriti. Case, terreni, auto, moto, ma anche obbligazioni e titoli di investimento sottratti dalle pretese dei creditori.
Da chi viene utilizzato questo strumento?
Solitamente tale strumento è maggiormente utilizzato da tutti quegli imprenditori, titolari o soci di aziende, in cui “non” vige il cosiddetto principio della personalità giuridica e della responsabilità patrimoniale perfetta, come avviene per esempio per le Società di Capitali.
I titolari di ditte individuali o i soci di società di persone non godono, purtroppo, di questo vantaggio. Ciò significa che per i debiti aziendali, essi ne risponderanno anche con il patrimonio personale e familiare.
Con un fondo patrimoniale non aggredibile, questi soggetti potranno, quantomeno, rendere indisponibili alcuni beni ritenuti “strettamente necessari alla famiglia”.
Questo strumento può essere utilizzato soltanto da coppie sposate (non coppie di fatto). È necessario il consenso dei due coniugi e deve, inoltre, essere stipulato mediante atto pubblico notarile.
Azione revocatoria
Il fondo non può essere costituito in malafede, ossia soltanto per sottrarre tali beni ad un imminente pignoramento. I creditori potranno sempre ottenere il riconoscimento dell’azione revocatoria, se in grado di dimostrare che i debiti siano sorti in un un periodo di tempo antecedente alla costituzione del fondo.
Questo strumento, inoltre, non può operare per primi 5 anni dalla sua costituzione e in ogni caso (anche oltre i 5 anni) nei confronti dei creditori per tutti i debiti sorti per “esigenze familiari”. In quest’ultimo caso non è necessario eseguire l’azione revocatoria per ottenere il pignoramento dei beni.
Crisi dell’istituto
Purtroppo, l’istituto non gode oggi della stessa utilità che ha avuto in passato.
Possiamo idealmente far riferire il suo svilimento a due vicende intervenute:
– Modifica del Codice Civile del 2015, che ha permesso la pignorabilità dei beni del fondo, anche per i debiti relativi a quelli non strettamente concernenti le esigenze familiari, ma solo se i creditori trascrivono il pignoramento nei pubblici registri entro un anno dalla costituzione del fondo;
– Ordinanza n. 25443 del 26 ottobre 2017 della Corte di Cassazione, che ha fatto ricomprendere nel concetto di “beni familiari” molte più tipologie di debito rispetto che in passato, e affermando che spetta al debitore l’onere di provare che tali beni siano estranei al soddisfacimento delle esigenze della famiglia.
In definitiva i fondi patrimoniali non aggrdibili, per quanto sopra detto, sono oggi inefficaci, e quasi da ritenersi, di fatto, aboliti.