“Le donne lavorano tutte. Anche quelle che fanno le casalinghe o le mamme lavorano. Anzi. Forse anche più di quelle che stanno in ufficio. Non c’è nessuna donna che nella vita non fa niente. Quelle morte, forse”, ha affermato Luciana Littizzetto. Ogni donna, così come d’altronde ogni uomo, riveste un ruolo fondamentale nella società e all’interno di ogni famiglia. Tra le attività più importanti si annovera senz’ombra di dubbio quello della casalinga. Questo perché tiene vivo il focolare domestico, occupandosi delle varie faccende di casa, oltre a prendersi cura del marito e dei figli.
Un lavoro a tutti gli effetti, che però non viene retribuito. Fortunatamente, però, in possesso di determinati requisiti possono accedere alla pensione. A tal fine bisogna iscriversi al cosiddetto Fondo Casalinghe e Casalinghi la cui gestione è di competenza dell’Inps. Ebbene, proprio in tale ambito giungono importanti novità dall’Agenzia delle Entrate che ha deciso di annullare due causali. Ecco di quali si tratta.
Fondo pensione casalinghe, l’Agenzia delle Entrate annulla due causali
Come riportato su Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate, l’ente ha di recente deciso di mandare in soffitta due causali contributo. Entrando nei dettagli si legge che:
“Su sollecito dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, l’Amministrazione provvede alla soppressione degli identificativi da modello di pagamento unificato F24. Con la risoluzione n. 54/E del 22 settembre 2023, l’Agenzia delle Entrate, accogliendo la richiesta pervenuta dall’Inps, dispone la soppressione di due causali contributo da F24. Nel dettaglio, si tratta
delle causali:
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“PCAS“, utile per i “Versamenti al fondo pensioni casalinghe”
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“PSCO“, necessaria per i “Versamenti al fondo pensioni casalinghe – aziende convenzionate”.
A chi è rivolto il Fondo Casalinghe e Casalinghi
Tante sono le persone, per la maggior parte donne, che per motivi personali rinunciano alla carriera lavorativa per dedicare il proprio tempo alla cura della famiglia e della casa.
- “non presti attività lavorativa dipendente o autonoma per la quale sussista l’obbligo di iscrizione ad altro ente o cassa previdenziale o, qualora svolga un’attività lavorativa anche continuativa prestata a orario ridotto, si determini la contrazione, ai fini del diritto alla pensione, del corrispondente periodo di assicurazione obbligatoria;
- non sia titolare di pensione diretta. Possono iscriversi, pertanto, i titolari di pensione ai superstiti”.
Una volta accettata la domanda di iscrizione, si può iniziare a fare i vari versamenti il cui importo minimo deve essere pari a 25,82 euro. Più alto è il numero di contributi versati, maggiore sarà l’importo dell’assegno pensionistico di cui poter beneficiare, anche per una eventuale futura pensione anticipata per casalinghe.