Il fondo pensione è molto utile perché dà la possibilità di accumulare capitale. In questo modo un giorno si ottiene una pensione integrativa oltre a quella che viene riconosciuta dall’Inps.
Non tutti ci pensano ma esso è uno strumento importante visto l’invecchiamento della popolazione italiana. Purtroppo, per tale situazione, nel futuro ci saranno sempre meno giovani che possono pagare i contributi necessari a finanziare il numero sempre crescente di pensionati.
Ecco allora come funziona il fondo pensione integrativa.
Così un fondo pensione e perché è utile per investire nel futuro?
Il fondo pensione è nato nel 1993 e poi modificato dal Dl 252 del 2005 per integrare la pensione dell’Inps.
Tutti possono sottoscriverlo anche gli inoccupati e i disoccupati nonché lavoratori dipendenti, gli autonomi, i professionisti e i pensionati. Questi ultimi però prima di 1 anno dalla maturazione della pensione pubblica.
La gestione del fondo è svolta da soggetti di diritto privato che vengono vigilati dal Covip e i contributi che si versano ogni mese finiscono in un conto personale dell’assicurato sotto forma di capitale più interessi. Esattamente al netto delle spese di gestione e delle imposte. Le cifre vengono poi reinvestite in titoli di stato, in fondi comuni di investimento, in obbligazioni e in azioni.
Ovviamente i gradi di rischio sono diversi così come le tipologie di fondo. Ci sono infatti quelli a contribuzione e quelli a prestazione predefinita. Nel primo caso i contributi sono predeterminati (destinati solo ai lavoratori dipendenti) mentre nel secondo caso sono stabiliti in base alla prestazione e al rendimento (tutti i lavoratori).
Quali sono i vantaggi del fondo pensione integrativa
Uno dei vantaggi dei fondi pensione e che non possono fallire e che sono sottoposti ad una gestione continuativa negli anni. Quest’ultima deve essere diversificata, prudente e non avere finalità speculative.
L’altro vantaggio è che dopo 5 anni di contribuzione si può optare per la liquidazione del 50% del capitale al posto della pensione integrativa. Oppure richiedere un anticipo del 30% per sostenere l’acquisto della prima casa, la ristrutturazione o le spese mediche. In più come, comunica Informazionefiscale, se il 70% della cifra accantonata convertita in rendita non supera la metà dell’assegno sociale erogato dall’Inps allora c’è un ulteriore vantaggio. Si potrà chiedere tutto il capitale investito in quanto nel corso degli anni ci sarà stato un risparmio fiscale fino a 5164,57 l’anno.
Infine il capitale che si accumula, come spiegato, non sarà sequestrabile ed inoltre sarà sottoposto ad una tassazione minima del 15% quando verrà restituito. La tassazione, poi, diverrà più bassa dello 0,30% per ogni anno in più che si trattiene il denaro nel fondo oltre il quindicesimo fino ad un minimo del 9%.