Fondo perduto moda e accessori: al via le domande (requisiti e procedura)

Il fondo perduto moda e accessori offre alle PMI italiane un'opportunità per investire in innovazione ecologica e digitalizzazione
1 mese fa
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fondo perduto moda
Foto © Pixabay

Con la crescente necessità di rendere i processi produttivi più sostenibili e tecnologicamente avanzati, il Ministero delle Imprese e Made in Italy ha attivato una nuova iniziativa di supporto: il contributo a fondo perduto per le imprese che operano nei settori del tessile, della moda e degli accessori.

Questo incentivo rappresenta un’importante opportunità per le piccole e medie imprese (PMI) italiane che desiderano investire in innovazioni ecologiche e digitali.

Il contributo a fondo perduto è pensato per sostenere le imprese che intendono evolvere e adattarsi alle nuove esigenze di sostenibilità e digitalizzazione, cruciali per il mercato contemporaneo.

La misura mira non solo a rendere più ecologici i processi produttivi, ma anche a migliorare le performance aziendali attraverso l’integrazione di tecnologie innovative, dando così una nuova spinta alla competitività delle aziende italiane.

Chi può accedere al fondo perduto moda e accessori

Il beneficio è solo uno dei tanti previsti per i settori top italiani (c’, ad esempio, anche l’incentivo bar e pasticcerie le cui domande sono scadute il 31 ottobre). L’accesso al fondo perduto in esame è riservato alle piccole e medie imprese che operano nel settore della moda e degli accessori su tutto il territorio nazionale. Questo significa che, indipendentemente dalla regione in cui hanno sede, tutte le PMI italiane del settore tessile e moda che desiderano orientarsi verso pratiche più ecologiche e digitali possono fare domanda. Il requisito fondamentale è che l’impresa sia pronta ad attivare percorsi di sviluppo e modernizzazione.

Il contributo erogato, copre fino al 50% delle spese ammissibili per un massimo di 60.000 euro. Questa agevolazione rientra nel regolamento de minimis, che prevede limiti precisi per garantire un’equa distribuzione delle risorse. Il fondo si configura come un sostegno concreto per le imprese che desiderano investire nella formazione, nell’implementazione di tecnologie avanzate e nella sostenibilità ambientale.

Spese ammissibili: in quali ambiti investire

Per beneficiare del fondo, le imprese devono impiegare le risorse in specifici ambiti strategici, che riflettono le priorità di sviluppo sostenibile e innovativo.

Le spese ammissibili includono:

  • attività di formazione del personale dipendente dell’impresa;
  • implementazione di una o più tecnologie abilitanti finalizzate a favorire lo sviluppo dei processi aziendali o i prodotti innovativi: cloud computing, big data e analytics, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva e stampa 3D, Internet of Things, realtà aumentata, soluzioni di manifattura avanzata, piattaforme digitali per condivisione di competenze, sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva;
  • ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale;
  • servizi di analisi di Life Cycle Assessment (LCA).

La presentazione della domanda fondo perduto moda e accessori

Un aspetto fondamentale è che solo le spese relative a contratti stipulati dopo la presentazione della domanda sono considerate ammissibili. Questo implica che le aziende devono pianificare attentamente i loro investimenti, assicurandosi di rispettare questa tempistica.

Il decreto attuativo del fondo perduto moda e accessori prevede che le domande potranno essere presentate a partire dall’11 dicembre 2024 fino al 31 gennaio 2025. Per facilitare la gestione del processo di richiesta, il Ministero ha reso disponibile una piattaforma digitale gestita da Invitalia, attraverso la quale sarà possibile inviare le domande in modo rapido e sicuro.

Riassumendo

  • Contributo a fondo perduto per PMI moda e accessori per sostenibilità e digitalizzazione.
  • Destinato alle imprese tessili italiane per innovazione ecologica e tecnologica.
  • Copre fino al 50% delle spese ammissibili, massimo 60.000 euro per azienda.
  • Spese ammissibili includono formazione, tecnologie avanzate, certificazioni ambientali e analisi ciclo di vita.
  • Domande online su Invitalia dall’11 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025.
  • Opportunità per migliorare sostenibilità, efficienza e competitività nel settore moda Made in Italy.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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