Forfettari 2024, ecco i 3 nuovi obblighi che complicano tutto

A partire dal 2024 i forfettari dovranno fare i conti con tre nuovi obblighi che complicheranno tutto. Ecco cosa aspettarsi.
12 mesi fa
2 minuti di lettura
forfettari
Foto © Pixabay

A partire dal 2024 i forfettari dovranno fare i conti con dei nuovi obblighi che complicheranno tutto. Come canta Max Pezzali: “Lo strano percorso di ognuno di noi, che neanche un grande libro un grande film potrebbero descrivere mai. Per quanto è complicato e imprevedibile. Per quanto in un secondo tutto può cambiare, niente resta com’è”. 

La vita è piena di imprevisti. Nessuno di noi, purtroppo, ha una sfera di cristallo grazie a cui poter prevedere cosa ci riserverà il futuro.

Tanti i cambiamenti con cui dobbiamo fare continuamente i conti, sia nella sfera privata che professionale.

Lo sanno bene tutti coloro che, dopo aver deciso di aderire al regime forfettario perché in grado di garantire diverse facilitazioni, si troveranno a dover fare i conti con delle complicazioni non indifferenti. Ecco cosa aspettarsi.

Forfettari 2024, ecco i 3 nuovi obblighi che complicano tutto

Dal prossimo anno coloro che aderiscono al regime forfettario dovranno fare i conti con dei nuovi obblighi, ovvero:

  • in caso di concordato preventivo dovranno gestire una contabilità per registrare i vari costi di esercizio;
  • obblighi informativi del quadro RS in sede di presentazione del modello Redditi PF;
  • obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2024.

Contabilità in caso di concordato preventivo biennale

Grazie al concordato preventivo biennale sarà possibile stipulare una sorta di accordo con il Fisco, definendo in anticipo la base imponibile su cui calcolare le tasse per i due anni successivi. Pur non essendoci un obbligo specifico, i forfettari che decidono di aderire al concordato perderanno di fatto le semplificazioni fiscali tipiche del proprio regime. Il concordato preventivo, infatti, prevede che entro il 15 marzo di ogni anno, prorogato al 30 aprile solo per il 2024, l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione dei programmi informatici grazie a cui acquisire i dati per l’elaborazione della proposta.

Tale pacchetto informativo richiede quindi ai forfettari di rilevare contabilmente i costi di esercizio per poi fornirli in sede di adesione al concordato.

Il mancato adempimento può comportare due rischi. Il primo che venga calcolato un reddito più alto, poiché non verrebbero presi in considerazione gli oneri sostenuti. Di conseguenza la tassazione risulterebbe a sua volta più alta del dovuto. Se tutto questo non bastasse, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare delle incongruenze, si rischierebbe di essere esclusi dal concordato preventivo biennale.

Obbligo di compilare il quadro RS del modello Redditi e fatturazione elettronica

Il MEF ha fornito ulteriori spiegazioni in merito all’obbligo di compilare il quadro RS del modello Redditi. In particolare, come si evince dall’articolo 6 del decreto legge numero 132 del 29 settembre 2023:

“Ai fini del miglior coordinamento delle esigenze informative di cui all’articolo 1, comma 73, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, con i principi della legge 9 agosto 2023, n. 111, in materia di concordato preventivo biennale, gli obblighi informativi di cui al predetto articolo 1, comma 73, della legge n. 190 del 2014, relativi al periodo d’imposta 2021, sono adempiuti entro il 30 novembre 2024“.

A partire dal 1° gennaio 2024 tutti i forfettari, compresi coloro rimasti finora esclusi, avranno l’obbligo della fatturazione elettronica. Questo vuol dire che dovranno dire addio alle fatture cartacee e optare esclusivamente per il formato elettronico. A tal fine potranno affidarsi al servizio online Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate oppure dotarsi di un software ad hoc.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Prezzo benzina giù dal picco di settembre
Articolo precedente

Prezzo della benzina in forte calo da due mesi, i distributori non hanno barato

pensione lavoratori amianto
Articolo seguente

Pensione per lavoratori esposti all’amianto, quale uscita anticipata spetta