Forfettari, chi nel 2023 può tornare alla fattura cartacea: regole e convenienza

Anche se dal 1° luglio 2022 scatta obbligo di fattura elettronica (fattura digitale) per i forfettari, c’è possibilità di ritorno alla cartacea nel 2023
3 anni fa
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Fattura elettronica San Marino, ancora pochi giorni (obbligo dal 1° luglio)

Obbligo di fattura elettronica (fattura digitale) anche per i forfettari dal 1° luglio 2022. Subito non per tutti e con possibilità di tornare nel 2023 alla fattura cartacea solo per un altro anno.

Andiamo con ordine.

Il decreto – legge n. 36 del 2022 (c.d. decreto Pnrr 2), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 100 di sabato 30 aprile 2022, ha recepito l’autorizzazione UE all’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche ai forfettari e contribuenti in regime di vantaggio.

Due categorie di partite IVA che, da quando è in vigore l’obbligo di e-fattura nel nostro Paese (ossia dal 1° gennaio 2019), ne sono rimaste escluse.

Per loro la fattura elettronica è una facoltà e non un obbligo.

Fattura digitale, dal 1° luglio 2022 obbligo per i forfettari

Dal 1° luglio 2022, tuttavia, le cose cambiano. Da quella data anche i forfettari e le partite IVA in regime di vantaggio saranno obbligati ad emettere fattura in formato elettronico. Da subito, la cosa interesserà solo coloro che nel 2021 hanno conseguito ricavi/compensi superiori a 25.000 euro.

La disposizione normativa del decreto Pnrr 2, infatti, stabilisce che dal 1° luglio 2022 saranno obbligati alla fattura elettronica anche quei forfettari e contribuenti di vantaggio, con ricavi/compensi, riferiti al periodo d’imposta precedente, non superiore alla citata soglia.

Solo dal 1° gennaio 2024, l’obbligo riguarderà tutti, indipendentemente dal regime di ricavi/compensi.

La prima verifica al 1° luglio 2022

Sulla base delle novità, dunque, i forfettari che ancora oggi emettono fattura cartacea, saranno chiamati ad effettuare la verifica del volume di ricavi/compensi e quindi, capire se obbligati già da subito a passare alla fattura digitale.

Possono stare tranquilli fino al 30 giugno 2022. E’ questa la data fino a quando è ancora ammessa per tutti loro la fattura cartacea.

Al 1° luglio 2022, invece, bisogna verificare se si può continuare a non fare fattura elettronica. In dettaglio:

    • se i ricavi o compensi del 2021 sono superiori a 25.000 euro, ci sarà obbligo di fattura elettronica
    • laddove i ricavi o compensi del 2021 non sono superiori a 25.000 euro c’è solo facoltà di emettere fattura elettronica (si può continuare con quella cartacea).

Fattura elettronica forfettari, la seconda verifica al 1° gennaio 2023

La seconda verifica sarà da farsi è al 1° gennaio 2023 e:

  • se i ricavi o compensi del 2022 sono superiori a 25.000 euro, c’è obbligo di fattura elettronica per tutto il 2023
  • laddove i ricavi o compensi del 2022 non sono superiori a 25.000 euro c’è solo facoltà di emettere fattura elettronica (si può continuare con quella cartacea).

Si consideri ora una partita IVA forfettaria che al 1° luglio 2022 ha obbligo di passare alla fattura elettronica perché i ricavi del 2021 risultano superiori a 25.000 euro.

Tale contribuente, se nel 2022 avrà ricavi inferiori a 25.000 euro, nel 2023 potrà tornare alla fatturazione cartacea.

Un ritorno alla fattura cartacea, tuttavia, è da ben ponderare visto che il contribuente ha già implementato la sua nuova contabilità su quella elettronica.

Dal 1° gennaio 2024, invece, nessuna verifica sarà necessaria in quanto, come detto, l’obbligo di fattura digitale sarà per tutti i forfettari a prescindere dai ricavi/compensi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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