Forfettari, la numerazione fatture nel passaggio al digitale

Il 1° gennaio 2024 segna il passaggio obbligatorio alla fattura elettronica per tutti i forfettari. Quali implicazioni per la numerazione?
11 mesi fa
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fatturazione elettronica, numerazione
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Sta per scattare l’obbligo di fattura elettronica per tutte le partite IVA in regime forfettario e di vantaggio. La data è fissata al 1° gennaio 2024.
Fino al 31 dicembre 2023, dunque, questi contribuenti possono ancora fatturare in modalità cartecea e, solo facoltativamente, in modalità digitale. L’obbligo, invece, è già scattato per alcuni di loro, dal 1° luglio 2022.

Il passaggio dalla carta al digitale comporta una serie di implicazioni. Qualcuno, ad esempio, ci chiede se quando passerà alla fattura elettronica potrà continuare con la numerazione precedente oppure bisognerà iniziare con una numerazione ex novo.

Quindi, se ad esempio, l’ultima fattura cartacea emessa nel 2023 è la n. 11/2023, ci si chiede se la prima fattura elettronica 2024 possa avere il n. 12/2024 e poi procedere progressivamente con le fatture successive oppure bisogna assegnargli il n. 1/2024 e poi proseguire con la n. 2/2024 e così via.

Un obbligo esteso con tempi diversi

L’obbligo, per le partite IVA, di emettere fattura elettronica, anche verso soggetti diversi dalla Pubblica Amministrazione (PA), è entrato in vigore il 1° gennaio 2019. Ne sono stati esonerati alcuni, come ad esempio i contribuenti in regime forfettario di vantaggio. Quindi, per questi ultimi, la fattura digitale era una facoltà, potendo continuare a fatturare con la carta. Per loro, rimaneva obbligo di fattura elettronica solo verso la Pubblica Amministrazione.

Dal 1° luglio 2022, il legislatore ha esteso la fatturazione digitale verso soggetti diversi dalla PA, anche a quei forfettari e vantaggio che nel 2021 avevano conseguito ricavi/compensi superiori a 25.000 euro. Dal 1° gennaio 2024, l’obbligo arriva per tutti, a prescindere dal volume di ricavi/compensi.

La numerazione nel passaggio alla fattura elettronica

Ancora pochi giorni, dunque, per i contribuenti forfettari e di vantaggio, non ancora investiti dall’obbligo, per poter fare fattura con la carta. Dal 1° giorno del prossimo anno anche loro dovranno passare alla fatturazione elettronica.

A proposito di numerazione, l’Agenzia Entrate, con la, FAQ n.

33 del 27 novembre 2018, ha precisato che, in caso di passaggio dalla carta al digitale, la numerazione può proseguire ininterrottamente, a condizione che sia garantita l’identificazione univoca della fattura.

Pertanto, il contribuente forfettario che fino al 31 dicembre 2023 emette fattura cartacea, dal 2024 passerà alla digitale potendo continuare dalla numerazione interrotta, senza dover iniziare ex novo. Nulla toglie, comunque, la possibilità di farlo. Quindi, se ad esempio, l’ultima fattura cartacea emessa è la n. 11/2023, il contribuente per la prima fattura elettronica emessa nel 2024 ha due strade percorribili, ossia assegnargli il n. 12/2024 e proseguire la numerazione oppure il n. 1/2024 e proseguire la numerazione con la n. 2/2024, n. 3/2024 e così a seguire per le successive.

Riassumendo

  • il 1° gennaio 2024 segna il passaggio obbligatorio alla fattura elettronica per tutti i forfettari contribuenti in regime di vantaggio
  • per coloro che nel 2021 avevano ricavi/compensi superiori a 25.000 euro l’obbligo è stato anticipato al 1° luglio 2022
  • il passaggio dalla fattura cartacea a quella elettronica implica alcune osservazioni in merito alla continuità della numerazione
  • nei chiarimenti sulla numerazione fattura elettronica (FAQ n. 33) l’Agenzia Entrate precisa che tale numerazione può continuare.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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