Franchigia e scoperto: cosa sono e come si calcolano i termini chiave nell’assicurazione

Ecco cosa sono e come si calcolano la franchigia e lo scoperto che sono due termini chiave dell'assicurazione.
10 mesi fa
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Foto © Pixabay

La comprensione approfondita di concetti fondamentali come franchigia e scoperto è essenziale per navigare nel complesso mondo delle assicurazioni. Spesso, infatti, questi due termini compaiono nei preventivi e nelle polizze e ciò contribuisce a determinare la parte di danno che rimane a carico dell’assicurato in caso di sinistro assicurativo.

Ecco, dunque, cosa sono entrambi nel dettaglio e come vengano applicati.

Un esame approfondito

La franchigia nelle assicurazioni rappresenta l’importo fisso, espresso in euro, che l’assicurato deve sostenere in caso di sinistro.

È una sorta di contributo personale che viene detratto dall’importo totale del danno. Ad esempio, se un sinistro provoca 1.000 euro di danni e la polizza ha una franchigia di 500 euro, l’assicurato riceverà solo 500 euro di rimborso, mentre i restanti 500 euro saranno a suo carico.

Lo scoperto, invece, è espresso in percentuale sull’ammontare del danno. Le compagnie assicurative possono stabilire un range di percentuale, definendo un minimo e un massimo di scoperto. Ad esempio, con uno scoperto del 10% su un danno di 1.000 euro, l’assicurato pagherà 100 euro (10% di 1.000 euro) mentre la compagnia coprirà i restanti 900 euro.

Ecco un altro esempio di scoperto: supponiamo uno scoperto del 10% e una spesa fissa di 500 euro a carico dell’assicurato. Per un danno di 1.000 euro, l’indennizzo sarà di 500 euro. Se il danno è di 2.000 euro, l’indennizzo sarà di 1.500 euro in quanto dato che lo scoperto del 10% (200 euro) è più basso dei 500 euro previsti, i 500 euro di spese saranno a carico dell’assicurato. In caso di danni di 10.000 euro, l’indennizzo sarà di 9.000 euro, superando lo scoperto minimo di 500 euro previsto. Tale esempio illustra come lo scoperto impatti l’indennizzo in diverse situazioni, fornendo una panoramica chiara del suo funzionamento nel contesto assicurativo RC.

Applicazione e funzionamento

In alcune polizze, si possono trovare sia lo scoperto che la franchigia. In tal caso, la condizione che comporta il maggiore onere finanziario per l’assicurato è quella applicata.

Ad esempio, se c’è una franchigia di 500 euro e uno scoperto del 10%, in caso di sinistro con un risarcimento di 1.000 euro, la decisione sarà tra i 500 euro della franchigia e i 100 euro dello scoperto (10% di 1.000 euro). Se lo scoperto è inferiore alla franchigia, quest’ultima sarà applicata.
Lo scenario, ovviamente, cambia in base all’entità del danno. Se il sinistro ha un costo di 10.000 euro, con una franchigia di 500 euro e uno scoperto del 10%, saranno addebitati all’assicurato 1.000 euro (10% di 10.000 euro) mentre i restanti 9.000 euro saranno coperti dalla compagnia. In questo modo, la compagnia si occuperà delle spese più ingenti e per l’assicurato ci sarà una cifra minore da sostenere.

In conclusione…

1. Franchigia e scoperto permettono un bilanciamento delle responsabilità finanziarie tra l’assicurato e la compagnia, assicurando che ciascuna parte contribuisca in modo proporzionale al danno subito
2. Tali condizioni svolgono un ruolo chiave nel contrastare le frodi, disincentivando comportamenti scorretti e contribuendo a mantenere un ambiente assicurativo più onesto
3. Grazie al meccanismo di franchigia e scoperto, le compagnie assicurative sono in grado di mantenere prezzi più accessibili, promuovendo una maggiore partecipazione alla protezione assicurativa.

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