Scontro Merkel-Trump nasconde una realtà più grande: la Germania vuole liberarsi degli USA

La Germania sfida gli USA e si mette a capo dell'Europa per sganciarla dall'orbita americana. La storia riprende il corso interrotto dalla Seconda Guerra Mondiale, ma verso quale ordine stiamo andando?
7 anni fa
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Verso un’unione fiscale europea?

Quale sarebbe il futuro dell’Europa a trazione tedesca? La cancelliera ambisce a completare l’unione monetaria con una struttura anche politica. Contrariamente a quanto si pensi, ella vorrebbe un accentramento dei poteri di gestione dei conti pubblici nazionali, ma poiché ciò rischia di tramutarsi in una condivisione dei rischi e degli oneri, prima di compiere un simile passo vorrebbe che i bilanci degli stati membri siano risanati e consolidati.

L’idea della Merkel sarebbe di fornire alla UE/Eurozona risorse dirette per finanziare programmi di investimento, attingendo magari al gettito IVA degli stati.

Insomma, una maggiore cessione di sovranità fiscale, che punti a stabilizzare la crescita in tutta l’area, ponendo fine alle tensioni di questi anni. Se ciò porterà anche alla nascita di un ministro delle Finanze unico resta da vedere. I tedeschi lo vorrebbero più tecnico possibile, mentre i francesi spingerebbero per una figura più politica. Nel primo caso, esso si limiterebbe ad attuare con rigidità le normative fiscali sottoscritte dai governi, nel secondo godrebbe di maggiore elasticità, un po’ come accade oggi con la Commissione Juncker, ma che per Berlino è fumo negli occhi. Per non parlare della possibilità di una tassazione unica sulle imprese europee, richiesta da Parigi e condivisa da Berlino. (Leggi anche: Armonizzazione fiscale, Francia e Germania voglio tartassare le imprese europee)

La Germania si riprende il posto nella storia

Niente eurobond, ovvero emissione di debito condiviso, ma non si esclude che Bruxelles possa emettere debito proprio, seppur garantito pro-quota dagli stati membri. Infine, sia il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, sia il collega tedesco, Wolfgang Schaeuble, si sono detti favorevoli a sostituire progressivamente il Fondo Monetario Internazionale per le questioni europee con l’ESM. Quest’ultima proposta sancisce ancora più schiettamente la volontà dell’Europa germanica di sganciarsi dalle costruzioni internazionali post-belliche di diretta emanazione USA, facendo della UE una realtà del tutto autonoma degli USA con pari dignità sul piano mondiale, anche mettendo in conto possibili tensioni tra le due potenze.

A settembre, la cancelliera quasi certamente vincerà le elezioni federali per la quarta volta. Resta da vedere con quale maggioranza. La vittoria di Emmanuel Macron in Francia le consente di godere di alleanze solide per tentare finalmente di rompere gli indugi, plasmando l’Europa a dimensione tedesca. In un certo senso, è come se la storia, interrottasi nel 1945 per le vicissitudini che sappiamo, abbia oggi ripreso il suo corso, chiaramente in forme molto diverse, garantendo alla Germania quel posto sul palcoscenico mondiale, che cerca di prendersi ormai da circa un secolo e mezzo. (Leggi anche: Eurobond, proposta “indecente” legata al Fiscal Compact)

 

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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