Fringe benefit 2025: conferme e agevolazioni per giovani lavoratori

La legge di bilancio 2025 conferma le esenzioni sui fringe benefit e introduce incentivi per la mobilità dei giovani lavoratori.
50 minuti fa
2 minuti di lettura
fringe benefit
© Licenza Creative Commons

Il testo della legge di bilancio 2025, approvato durante il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2024, contiene importanti conferme e novità per quanto riguarda i frigie benefit. Strumenti sempre più centrali nelle politiche di welfare aziendale. In particolare, la manovra ribadisce le esenzioni fiscali già previste per l’anno precedente. In più, introduce nuovi incentivi mirati ai giovani lavoratori che decidono di trasferirsi per motivi di lavoro.

I benefit accessori, ricordiamo, sono compensi non monetari che le aziende forniscono ai loro dipendenti sotto forma di beni o servizi.

Questi benefici aggiuntivi possono includere, ad esempio, l’uso di auto aziendali,  assicurazioni sanitarie, buoni benzina e altri voucher, o altre forme di vantaggi che, pur non essendo parte del salario, contribuiscono a migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti.

Dal punto di vista fiscale, questi benefici sono regolamentati dall’articolo 51, comma 3, del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e, in generale, concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente, quindi soggetti a tassazione IRPEF. Tuttavia, esiste una soglia di esenzione, ovvero un limite entro cui il valore di questi benefici non viene tassato.

La soglia di esenzione fringe benefit: una storia di modifiche

I fringe benefit hanno una loro storia di variazioni fino al 2024. La soglia di esenzione prevista è stata oggetto di continue modifiche negli ultimi anni. Normalmente, questa soglia risulta a 258,23 euro, il che significa che il valore totale dei beni o servizi forniti dall’azienda al dipendente non viene tassato se rimane entro tale limite. Tuttavia, superata questa cifra, l’intero importo dei benefici diventa tassabile, senza alcuna esenzione sulla parte che eccede.

A partire dal 2020, il legislatore ha iniziato ad intervenire su questo limite, aumentando gradualmente la soglia. Durante l’anno d’imposta 2020, il tetto fu raddoppiato, portandolo a 516,46 euro. Questa modifica fu introdotta come misura straordinaria per fronteggiare l’emergenza pandemica (art. 112 del decreto-legge n. 104/2020).

Anche per l’anno d’imposta 2021, la soglia fu confermata a 516,46 euro, secondo quanto stabilito dal decreto-legge n. 41/2021. Successivamente, nel 2022, la cifra è stata ulteriormente aumentata a 600 euro, grazie al decreto Aiuti bis, una misura pensata per sostenere i lavoratori in un periodo di forte incertezza economica.

Il 2023 e l’aumento per i lavoratori con figli a carico

Il 2023 ha visto un cambiamento significativo nella normativa sui fringe benefit, con un intervento mirato per sostenere i lavoratori con figli a carico. Il decreto-legge n. 48/2023 ha stabilito che, per l’anno d’imposta 2023, i dipendenti con figli a carico potevano beneficiare di una soglia di esenzione molto più alta, fissata a 3.000 euro, mentre per chi non aveva figli a carico il limite restava invariato a 258,23 euro.

Con l’entrata in vigore della legge di bilancio 2024, le soglie di esenzione sono state riviste  rispetto all’anno precedente. Per l’anno d’imposta 2024, infatti, la soglia per i lavoratori con figli a carico è stata fissata a 2.000 euro, mentre per chi non ha figli a carico l’importo massimo di esenzione è stato stabilito a 1.000 euro.

Fringe benefit 2025: conferme e incentivi alla mobilità

La legge di bilancio 2025 conferma le stesse soglie previste per il 2024. Quindi, per il prossimo anno, la soglia di esenzione sarà ancora fissata a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico ea 1.000 euro per chi non ha figli a carico. Questa misura di conferma si aggiunge alla conferma dell’aliquota 5% sui premi di produttività.

Tuttavia, una delle novità più rilevanti introdotte dalla manovra 2025 riguarda i giovani lavoratori che decidono di trasferirsi a oltre 100 chilometri dalla propria residenza per accettare un nuovo lavoro. Per questi lavoratori, gli importi dei benefici accessori esenti dall’IRPEF saranno maggiorati, offrendo un incentivo concreto alla mobilità territoriale. Questa misura risulta particolarmente interessante per le aziende che discutono in aree meno densamente popolate o in zona con un’elevata domanda di forza lavoro, poiché permette di attrarre nuovi talenti disposti a spostarsi.

Evidenziamo che la legge di bilancio ora passa al Parlamento per la discussione e approvazione definitiva. Quindi, la conferma delle misure ci sarà solo se troveranno posto nel teso licenziato da Camera e Senato entro la fine dell’anno.

Riassumendo

  • La legge di bilancio 2025 conferma le soglie di esenzione sui fringe benefit già previste per il 2024.
  • La soglia di esenzione fiscale resta a 2.000 euro con figli a carico, 1.000 euro senza figli.
  • Dal 2025, maggiorazioni per lavoratori che si trasferiscono oltre 100 km dalla loro residenza.
  • L’incentivo alla mobilità aiuta le aziende a trovare talenti in aree meno popolate.
  • La legge passa ora al Parlamento per l’approvazione definitiva entro fine anno.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

azienda fallisce
Articolo precedente

Azienda fallisce, competere con la Cina sta diventando impossibile

Leonteq: Investire a Rialzo su OAT, con Maxi Cedola ed Opzione Convertible
Articolo seguente

Investire a Rialzo su OAT, con Maxi Cedola ed Opzione Convertible