Telefono aziendale, auto ad uso promiscuo, contributi per bollette, prestiti a tasso agevolato, il datore di lavoro può riconoscere anche al singolo lavoratore una serie di benefit c.d. fringe benefit che migliorano l’esperienza lavorativa in azienda.
Per il 2024, con la legge di bilancio, il Governo ha previsto una specifica esenzione entro una certa soglia per i lavoratori con e senza figli a carico. Per i lavoratori con figli la soglia di esenzione fiscale e contributiva nel 2024 è più alta rispetto a quelli che non hanno figli.
In questi giorni il Governo sta lavorando alla Legge di bilancio 2025, le informazioni che stanno trapelando dai corridoi di Palazzo Ghigi sembrerebbero andare verso la conferma dell’attuale trattamento in essere per il 2024.
Vediamo cosa aspettarsi nella prossima legge di bilancio sulla tassazione dei fringe benefit in busta paga.
I fringe benefit in busta paga. Le regole ordinarie
Per capire la portata delle regole attualmente in essere bisogna analizzare le regole ordinarie di tassazione dei fringe benefit. Dunque facciamo riferimento alla soglia di esenzione fiscale e contributiva che troverebbe applicazione se non ci fossero stati gli interventi in deroga degli ultimi tre anni.
La soglia ordinaria è molto bassa.
Infatti, l’ ’art.51, comma 3 del DPR 917/86, TUIR, prevede che i fringe benefit erogati in favore del lavoratore dipendente (o soggetti ad essi assimilato) sono esenti da imposizione fiscale fino all’importo di 258,23 euro. L’esenzione vale anche anche sui contributi previdenziali.
Se si supera questo importo la tassazione scatta su tutti i benefit ricevuti in corso d’anno. Con applicazione del principio di cassa allargato.
Si ricorda che i fringe benefit possono essere riconosciuti anche ad personam. Dunque anche in favore di un solo dipendente. Al contrario del c.d. welfare aziendale che presuppone il riconoscimento di specifici beni e servizi alla generalità dei lavoratori.
Le regole 2024
La Legge di bilancio 2024 (L. n°213/2023) ha innalzato la soglia entro la quale non si pagano imposte sui benefit:
- da 258,23 euro a 1.000 euro per la generalità dei dipendenti;
- da 258,23 euro a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico.
Tale differenziazione è stata da noi chiarita con 4 domande e 4 risposte sui fringe benefit con figli a carico.
Anche l’erogazione diretta o il rimborso delle somme pagate per l’affitto o per gli interessi sul mutuo abitazione principale rientra tra i benefit. Stessa cosa dicasi per le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche: del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas.
Tutte queste deroghe sono in vigore solo rispetto al periodo d’imposta 2024.
Fringe benefit in busta paga. Come cambieranno nel 2025?
Senza un intervento di proroga, dal 2025 si tornerà alle soglie ordinarie. Dunque, i fringe benefit erogati in favore del lavoratore dipendente (o soggetti ad essi assimilato) saranno esenti da imposizione fiscale fino all’importo di 258,23 euro.
Tuttavia, il Governo sta pensando di replicare le regole 2024 anche per il prossimo anno. Cosicché, la soglia di esenzione fiscale e contributiva potrebbe essere di 1.000 euro per la generalità dei dipendenti; 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico.
Difficile prevedere delle soglie di esenzione più alte. Il Governo dovrà impiegare già molte risorse per la conferma del taglio al cuneo fiscale, per il bonus mamme lavoratrici nonché per il superbonus assunzioni.
Riassumendo…
- Nella Legge di bilancio 2025 potrebbero essere confermate le soglie più alte di esenzione fiscale per i fringe benefit;
- rimarrà il trattamento di favore per i dipendenti con figli a carico;
- anche il rimborso delle bollette sarà considerato fringe benefit;
- notizie ufficiali potrebbero arrivare entro metà ottobre.