Fringe benefit, la top 10 del 2024

Dopo che la legge di bilancio 2024 ha stabilito la nuova soglia esenzione fringe benefit ecco la top 10 del 2024 in busta paga
9 mesi fa
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fringe benefit
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Nell’odierno panorama lavorativo, caratterizzato da una crescente competizione per attrarre e trattenere i talenti migliori, i fringe benefit emergono come strumenti strategici di fidelizzazione e motivazione del personale.

Questi benefici, che vanno ben oltre il tradizionale stipendio, si stanno affermando come pilastri fondamentali delle politiche di welfare aziendale in Italia. Fornendo ai dipendenti servizi e vantaggi quali auto aziendale, buoni pasto, assicurazioni sanitarie e contributi pensionistici integrativi, le imprese non solo elevano il benessere dei propri lavoratori ma ne migliorano anche la produttività e la soddisfazione lavorativa.

Tali misure, infatti, rispondono all’esigenza di un equilibrio sempre più ricercato tra vita professionale e personale, promuovendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante. Nello scenario economico attuale, in cui l’innovazione e la capacità di adattamento giocano ruoli chiave, i fringe benefit si configurano come uno degli strumenti più efficaci per costruire un’offerta lavorativa attraente, in grado di differenziare le aziende nel mercato del lavoro.

Cosa sono

I fringe benefit, noti anche come benefici marginali o benefit aziendali in Italia, sono forme di remunerazione supplementare fornite dai datori di lavoro ai propri dipendenti oltre al normale salario.

Questi benefit possono avere varie forme e scopi, e sono destinati a migliorare il benessere dei dipendenti, a incentivare e fidelizzare il personale.

Sono considerati parte del pacchetto retributivo e possono avere implicazioni fiscali sia per il datore di lavoro che per il dipendente, a seconda del tipo di beneficio e del modo in cui viene erogato. In Italia, la normativa fiscale sui fringe benefit è piuttosto dettagliata e stabilisce limiti e condizioni per la loro detraibilità e tassabilità.

Da punto di vista fiscale, concorrono a formare, comunque, il reddito da lavoro dipendente. Come tali, pertanto sono assoggetti ad IRPEF. Allo stesso tempo, il legislatore prevede una soglia di esenzione. Tale soglia di esenzione è quella prevista dal citato comma 3 art.

51 del TUIR e ordinariamente fissata a 258,23 euro.

Fringe benefit, l’elenco top 10

La storia fiscale dei fringe benefit, tuttavia, è stata interessata, dal 2020 ad oggi, da un innalzamento della predetta soglia di esenzione. Volendo giungere agli ultimi due anni d’imposta, ecco quindi che:

  • per il periodo d’imposta 2023 (art. 40 decreto-legge n. 48/2023), la soglia di esenzione fringe benefit è stata innalzata a 3.000 euro in ipotesi di figli a carico e mantenuta a 258,23 euro in assenza di figli a carico;
  • per i fringe benefit erogati nel 2024, la legge di bilancio 2024, ha stabilito la soglia di esenzione a 2.000 euro in caso di figli a carico e a 1.000 euro in assenza di figli a carico.

Volendo fornire un elenco esemplificativo (e non esaustivo) dei beni e servizi che possono considerarsi fringe benefit e, quindi, godere della predetta soglia di esenzione, vi rientrano:

  • polizze sanitarie private o assicurazioni sulla vita, che si aggiungono ai servizi offerti dal sistema sanitario nazionale;
  • buoni benzina e altri voucher;
  • contributi pensionistici integrativi, ossia contributi a fondi pensione complementari per aumentare la pensione futura del lavoratore;
  • finanziamento o rimborso per corsi di formazione professionale o istruzione superiore;
  • copertura delle spese per telefoni cellulari o abbonamenti Internet;
  • auto aziendale fornita per uso misto (lavorativo e privato) o esclusivamente per quello lavorativo;
  • rimborsi per utenze domestiche (acqua, luce, gas, ecc.);
  • contributo spese per affitto;
  • contributo per interessi mutuo abitazione principale;
  • il c.d. pacco di Natale.

Riassumendo…

  • i fringe benefit costituiscono remunerazione supplementare fornite dai datori di lavoro ai propri dipendenti oltre al normale salario
  • sono esenti da imposizione fiscale fino a una certa soglia
  • la soglia di esenzione è stata oggetto di modifiche nel corso degli anni
  • per i fringe benefit erogati nel 2024 la soglia di esenzione è fissata a 2.000 euro in caso di figli a carico e a 1.000 euro in assenza di figli a carico
  • sono esempio di fringe benefit, l’auto aziendale, i contributi per utenze domestiche, il contributo per l’affitto di casa, le polizze sanitarie, ecc.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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