In tutta Italia l’Inps ha ricevuto segnalazioni di truffe mette in atto da finti funzionari che bussano alle case dei contribuenti, o li contattano telefonicamente, ingannandoli con la promessa di rimborsi fittizi. A tal proposito l’Inps ha tenuto a specificare che l’istituto non invia i propri funzionari presso le dimore dei cittadini né richiede per telefono le coordinate bancarie o postali. In seguito alle segnalazioni di finti funzionari si invita quindi a diffidare da chiunque si presenti alla porta di casa o richieda al telefono gli estremi dell’Iban presentandosi come un incaricato.
Finti funzionari Inps: come funziona la truffa
Vittime della truffa dei finti funzionari Inps a domicilio non solo privati cittadini: nel nord Italia anche le monache di un convento sono cadute nella trappola. A raccontare l’episodio sono stati gli agenti del commissariato di Pescia: un senegalese e un italiano, entrambi residenti a Torino, sono stati identificati e denunciati per truffa. Il meccanismo della truffa è ben noto e si ripete secondo un copione costante nel tempo: i sedicenti funzionari fingono che il malcapitato vanti un credito nei confronti dell’Inps e promettono un rimborso immediato. Prima dell’accredito però richiedono il pagamento di alcune spese necessarie, si spiega, per le procedure di rimborso. Qui scatta la truffa. Ovviamente chiunque venga contattato, fisicamente o telefonicamente, da questi finti funzionari, è invitato anche a segnalare il caso alle autorità competenti.