In questi giorni abbiamo parlato più volte del fenomeno dei cosiddetti “furbetti del Bonus Cashaback”. Persone che, sfruttando alcune “falle” di questa misura, riescono ad ottenere un maggior rimborso o, addirittura, a scalare la classifica del super bonus cahsback per ottenere un premio fino a 3.000 euro l’anno.
Il metodo classico utilizzato dai “furbetti” è quello di frazionare (qualora possibile) un unico acquisto attraverso più di una transazione. Operazioni del tutto legali, ma per gli esercenti possono rappresentare delle vere e proprie stangate, per via delle commissioni stellari che si ritrovano a dover pagare.
Ad ogni modo, i furbetti del cashback potrebbero avere vita breve. Dopo le numerose denunce dei giorni scorsi da parte di diverse associazioni di categoria, la questione sembrerebbe volgere al termine. Ecco cosa sta succedendo.
Bonus Cashback, si chiede di vietare il frazionamento delle transazioni
Alessandro Zavalloni, segretario nazionale Fegica Cisl, ha di recente dichiarato che “il 20 gennaio scorso Fegica Cisl avrebbe chiesto dei correttivi alle regole del cashback al ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate”. Lo ha riferito lo stesso segretario nazionale della federazione, Alessandro Zavalloni. “Ovviamente non tocca a noi decidere cosa fare”, ha spiegato Zavalloni, “ma un’idea ce l’abbiamo: vietare più operazioni in un lasso di tempo breve nello stesso negozio, perché il problema non riguarda solo i benzinai ma tutti gli esercizi commerciali”.
Sulla questione è intervenuta anche Confcommercio. Per la confederazione, tra usura degli impianti e commissioni per le transazioni, a rimetterci sono gli esercenti. Per tale motivo si chiede una norma che possa evitare quanto visto in questi primi mesi di Cashback.
Furbetti del Cashback, presto potrebbero essere esclusi
Come già detto in apertura, i furbetti del Bonus cashback adesso potrebbero avere vita breve.
Dopo le tante segnalazioni al Ministero dell’economia, si starebbe valutando di escludere i furbetti quantomeno dalla corsa per il “super bonus cashback”. Il quale, lo ricordiamo, consiste in un premio di 1.500 euro a semestre (fino a 3.000 euro l’anno).
Secondo quanto scrive “Il Messaggero”, la società PagoPa sta individuando i pagamenti troppo ravvicinati da pochi centesimi l’uno con intenti fraudolenti.
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