Già altre volte abbiamo parlato dei cosiddetti “furbetti del cashback”, ossia di quei soggetti che, sfruttando alcune “falle” di questa misura, riescono a scalare la classifica del super bonus cashback e ottenere il tanto ambito premio da 1.500 euro a semestre (fino a 3.000 euro l’anno).
Il metodo più utilizzato dai furbetti è quello di frazionare (qualora possibile) un unico acquisto attraverso più di una transazione.
Queste operazioni, lo ricordiamo, sono del tutto legali, ma per gli esercenti possono rappresentare delle vere e proprie stangate in termini di commissioni da pagare.
Oggi vogliamo parlarvi di un ennesimo episodio di questo tipo, avvenuto a Bagno a Ripoli (Fi); si tratta di un vero e proprio record di micro-transazioni: ben 110 in poche ore. Ecco cosa è accaduto.
Super bonus cashback, un furbetto da 110 transazioni in poche ore
L’ultimo episodio di furbetto del super bonus cashback passato alle recenti cronache, probabilmente, è il caso più estremo mai trattato.
Si tratta dell’ennesimo soggetto che, come spesso avviene, avrebbe preso letteralmente d’assalto un distributore di carburante automatico; ovviamente durante le ore notturne, al riparo dagli sguardi dei gestori della stazione di servizio.
L’episodio è avvenuto a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, e vede come protagonista un furbetto da ben 110 micro-rifornimenti di carburante, da 6 centesimi l’uno, effettuati in circa 2 ore.
Il gestore della stazione di rifornimento si è così ritrovato a dover pagare delle commissioni salatissime, ma non è tutto. Lo stesso, riporta “lanazione.it”, ha spiegato che il furbetto:
“Oltre ad avere occupato una pompa per così tanto tempo, non si è fermato finché non ha finito un intero rotolo dello scontrino. In questo modo ha anche reso impossibile fare rifornimento con la carta a qualsiasi altro cliente per tutta la notte fino all’ora dell’apertura il mattino successivo”.
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