Con le partenze estive torna anche il rischio di furti in casa: i ladri, come ricordiamo ogni anno, non vanno in ferie.
Leggi anche:
Partire per le vacanze sicure, come evitare furti in casa
In partenza per le vacanze? I ladri vi controllano sui Social: attenzione a cosa pubblicate
Furti in casa, con la riforma del processo penale le pene si aggravano: da tre anni di carcere
Oggi ci occupiamo della questione dal punto di vista del pagamento dei danni: in caso di furto in un appartamento in locazione, chi è tenuto a risarcire i segni dell’intrusione in casa?
Occorre fare una distinzione tra caso fortuito o negligenza: sarà onere dell’inquilino provare di aver provveduto a lasciare la casa in sicurezza chiudendo a chiave la porta etc.
Il principio di base è che l’inquilino è tenuto a fare di tutto per evitare i furti ma, oltre il limite delle regole di accortezza, l’evento non dipende da lui e non può essergli addebitato in sua assenza.
Porta scassinata: la ripaga il proprietario o l’inquilino?
Statisticamente il danno più ricorrente è quello alla porta di casa. Il codice civile articolo 1576 prevede che il proprietario dovrà “mantenere la cosa in stato da servire all’uso convenuto e ad eseguire tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore”.
Nella pratica si procede distinguendo di norma in base all’entità delle riparazioni: quelle piccole sono a carico dell’inquilino mentre quelle più grandi sono addebitate al proprietario.