Garanzie per un prestito in banca? Vediamo quali sono

Garanzie per un prestito? Vediamo quali sono. Non sempre la busta paga c'è o è sufficiente.
8 anni fa
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Hai bisogno di liquidità, magari per acquistare casa, un mobile, un elettrodomestico, per finanziare spese di una certa entità o anche solo per andare in vacanza? E’ uno di quei casi, in cui devi presentarti alla banca o presso un’agenzia finanziaria per richiedere un prestito. Attenzione, però, perché se ti rechi a mani vuote, stai certo che non otterrai mai nemmeno un centesimo. Infatti, un finanziamento ti verrà accordato dietro l’esibizione di almeno una garanzia. Quale? In genere, si parte sempre con la richiesta di una busta paga.

L’istituto ti chiederà di dimostrargli di essere in possesso di un reddito da lavoro o di una pensione. Se sei un lavoratore dipendente (quasi sempre, solo se assunto a tempo indeterminato), dovrai presentarti con le ultime due buste paga, mentre per i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e gli imprenditori è necessario esibire il Modello Unico. Infine, i pensionati potranno presentarsi con il cedolino pensione.

Garanzie prestito, quali sono

Non tutti i finanziamenti sono, però, accessibili a chi è sprovvisto della busta paga, in quanto alcuni (si pensi alla cessione del quinto) sono erogati ai soli lavoratori dipendenti, essendo ritenuti la categoria più sicura per chi presta denaro. Inoltre, può anche accadere che chi ha bisogno di un prestito sia un disoccupato, una casalinga, uno studente o che il suo reddito (da lavoro dipendente o autonomo o da pensione) sia ritenuto insufficiente per l’erogazione del finanziamento. Ecco, quindi, che potrebbe risultare necessario esibire almeno un’altra garanzia alternativa o supplementare. Di che tipo? Essa può essere reale o personale. Si parla di garanzia reale nei casi di ipoteca di un immobile o di pegno di un bene mobile. Nel primo caso, l’ipoteca viene accesa sul valore libero (da altre iscrizioni) di un immobile (terreno o fabbricato). In Italia, le banche si riservano un margine di almeno il 20%, nel senso che il valore commerciale del bene ipotecato deve risultare più elevato del credito erogato.

Nel caso di inadempienza del debitore, l’immobile viene venduto all’asta dal giudice, su richiesta del creditore, in modo che questi venga soddisfatto con il ricavato.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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