Giochi e quiz: ecco come le aziende scovano i nuovi talenti da assumere

Ecco come giochi e quiz stanno prendendo il posto dei colloqui di lavoro e dei curriculum vitae.
7 anni fa
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Ben presto i curriculum vitae e i colloqui di lavoro saranno sostituiti da giochi e quiz grazie ad una tendenza nata nel 2004 che è in grande crescita in molti settori occupazionali.

Invece di un colloquio di lavoro sono molte le aziende che potrebbero proporre ai propri candidati di svolgere per un determinato periodo di tempo dei videogame. Attraverso le scelte effettuate attraverso il gioco, infatti, l’azienda può capire le doti caratteriali dei futuri dipendenti e valutare in anticipo se possiedono quelle che ricercano.

Nessun colloquio di lavoro permette di scoprire così tanto di un candidato: creatività, riflessi, attenzione tutte caratteristiche che non possono essere descritte in un curriculum vitae.

Si tratta di giochi, ovviamente, appositamente progettati da psicologi, neuroscenziati ed analisti per una startup americana, la Knack, che offre, tra l’altro, i suoi servigi a colossi come Ibm e General Electric. I fondatori della startup dicono orgogliosamente di riuscire a scoprire più con un’ora di gioco che in un anno di colloqui. Il sistema, inoltre, non permette all’azienda che deve assumere di essere influenzata da pregiudizi di genere, razza, età o dall’abbigliamento del candidato, tutte cose che a primo impatto potrebbero mettere in secondo piano le sue doti e le sue capacità.

Le dinamiche dei videogiochi, però, non sono applicate solo dalla Knack, ma anche in altri settori in ambito lavorativo: in molti uffici, infatti, per aumentare la produzione dei dipendenti si mettono in piedi delle vere e proprie gare, punteggi, bonus e livelli. La tendenza sta arrivando anche in Italia dove Luxottica, Unilever e Bosch hanno reclutato il proprio personale più giovane proprio attraverso quiz e videogiochi.

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