Crescono anche giochi online, un milione di giocatori patologici
Lo stato ha incassato 10 miliardi, il 20% in più degli 8,4 dell’anno precedente. Di questi, 4,6 miliardi arrivano dalle slot machine, 1,25 miliardi dalle video-lotterie, 1,76 miliardi dal Lotto, 1,375 dal gratta e vinci, 477 milioni dal Superenalotto.
Ottime notizie anche dai giochi online, anche se in valore assoluto parliamo di cifre (ancora) apparentemente irrilevanti: il bingo online ha segnato una crescita del 7,1% a 27,3 milioni; i casinò online del 34% a 438,9 milioni; il poker online ha ceduto il 2,4%, scendendo a 69,6 milioni; il cash game arretra del 9,8% a 71,2 milioni.
Secondo le stime, circa 30 milioni di italiani giocano almeno una volta l’anno d’azzardo. In sé, nulla di male. Parliamo di oltre la metà della popolazione complessiva, dei terzi di quella adulta. Ripartendo, però, quei 95 miliardi sui 30 milioni di giocatori, inclusi gli occasionali, la spesa pro-capite sale a oltre 3.000 euro a testa. Un milione di noi, però, lo farebbe in maniera patologica. Ecco, allora, che diventa preoccupante, se teniamo conto di quel nucleo di giocatori incalliti, che evidentemente spendono molto, ma molto di più dei 1.500 euro di cui dicevamo in apertura dell’articolo.