Esistono delle regole per il giorno di riposo della badante? E’ sempre la domenica oppure è il datore di lavoro a scegliere il giorno riposo settimanale in base alle proprie esigenze? Facciamo chiarezza in modo da rispondere ai lettori che ci hanno scritto per avere informazioni sui loro diritti.
Giorno di riposo settimanale colf e badanti: non solo la domenica
Partiamo da un concetto base che è in ogni caso meglio ribadire: ogni collaboratrice domestica ha diritto ad almeno un giorno di riposo a settimana, ovvero ad una giornata in cui è completamente libera dalle attività lavorative e dalle mansioni previste dal contratto. Quello al riposo settimanale è un diritto irrinunciabile.
Nella maggior parte dei casi cade di domenica ma non è la legge ad imporlo: in fase di negoziazione del contratto, è possibile per le parti accordarsi per un giorno diverso cosa che accade spesso ad esempio per i lavoratori domestici di diversa fede diversa da quella cristiana (ad esempio musulmana).
Riposo settimanale: quanto dura?
In merito alla durata di questo riposo settimanale dobbiamo fare una distinzione a seconda che il collaboratore sia convivente o meno:
• Collaboratori domestici non conviventi: 24 ore il giorno stabilito dalle parti nella lettera di assunzione
• Collaboratori domestici conviventi: 36 ore, di cui 24 che devono essere godute il giorno stabilito dalle parti nella lettera di assunzione, mentre le restanti 12 possono essere godute in un altro giorno della settimana, concordato sempre tra le parti.
In tema di riposo dei lavoratori domestici è inoltre opportuno segnalare nuovamente la sentenza di gennaio 2018 che ha ribadito il carattere di continuità delle 11 ore di riposo giornaliere tra un turno e l’altro. E’ importante conoscere queste regole per essere sicuri di essere in regola con l’assunzione badanti.