Controli fiscali: quando?
Ovviamente, se si acquista qualsiasi cosa con pagamenti tracciabili è più facile entrare nell’occhio del Fisco. Se si acquista, invece, in contanti, non essendo questi ultimi tracciabili, sarà più difficile associare l’acquisto al contribuente che lo ha fatto. Ma il Fisco, ricordiamolo, ha mille modi per controllare: se, ad esempio, facendo un acquisto in contanti si fornisce il proprio codice fiscale per avere una fattura da portare in detrazione, su quell’acquisto stiamo pur sicuri che l’Agenzia delle Entrate potrà mettere gli occhi.
Si può, quindi, utilizzare l’escamotage di non fornire i propri dati al momento dell’acquisto di un bene, questo è certo. Ma non sempre è possibile.
Nel caso di acquisto di un biglietto aereo, ricordiamo che è necessario fornire il codice fiscale. Così come nel pagamento del canone di affitto, di mutui, di ricariche telefoniche, di utenze di luce e gas e nell’acquisto di abbonamenti di paytv. In questi casi, quindi, il Fisco sa quanto spendiamo e perché anche se si paga in contanti. In questi casi, quindi, pagare in contanti o con la carta di credito è indifferente.