Le ragioni dei deflussi
L’accelerazione dei deflussi, che non sono debiti veri e propri, come spesso vengono dipinti, potrebbe essere legata alle tensioni nell’Eurozona con l’avvicinarsi delle elezioni in Francia, ma anche e, soprattutto, al crescente caos politico interno, caratterizzato da un governo Gentiloni palesemente debole e da un consenso sempre più solido per le forze cosiddette “euro-scettiche”, le quali insieme avrebbero la maggioranza assoluta dei seggi, almeno stando a più di un sondaggio.
Lo stesso spread BTp-Bund segnala un divario crescente tra i nostri titoli e quelli tedeschi, a riprova di una sfiducia del mercato verso i primi. Non aiuta certo l’irrisolta crisi bancaria, nonostante il recupero del relativo comparto a Piazza Affari (+35% da fine novembre) abbia forse creato l’illusione del superamento delle criticità, le quali, invece, restano intatte, per non dire che si siano aggravate con il trascorrere infruttuoso dei mesi. (Leggi anche: Crisi banche italiane più grave del previsto, capitali alla finestra)