Controversie tributarie in aumento: i contribuenti italiani tornano a litigare col fisco. Il terzo trimestre 2020 registra, infatti, una ripresa del contenzioso tributario dopo il periodo di contrazione causato dalle misure emergenziali Covid-19. I nuovi ricorsi crescono del 17,4% su base annua.
Lo comunica il Ministero dell’Economia, spiegando che le definizioni diminuiscono su base annuale del 28,8%. Mentre il raffronto delle controversie tributarie con il secondo trimestre 2020 registra un aumento dei provvedimenti. Quelli depositati sono pari al 24,6%, correlati alla ripresa dello svolgimento delle udienze.
Alla data del 30 settembre 2020 le controversie tributarie pendenti, pari a 366.870, sono aumentate dell’1,21% rispetto al 30 settembre 2019 e risultano in crescita del 2,92% rispetto all’inizio del trimestre.
Controversie tributarie in crescita
Nel terzo trimestre 2020 le nuove controversie tributarie instaurate in entrambi i gradi di giudizio, pari a 38.617, risultano in aumento del 17,41% rispetto all’analogo periodo del 2019. Le controversie definite pari a 28.192, registrano un calo tendenziale del 28,82% imputabile alla normativa emergenziale che ha disposto il rinvio delle udienze come misura per il contenimento della diffusione Covid-19.
Tuttavia, dal raffronto con il trimestre precedente si rileva un aumento delle definizioni del 24,6%, generato dalla ripresa dello svolgimento delle udienze.
In dettaglio, le nuove controversie tributarie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali sono state pari a 29.370, in aumento del 17,63%. I ricorsi definiti, pari a 20.342, hanno registrato un calo del 30,39%.
Nelle Commissioni tributarie regionali, gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 9.247, sono risultate in crescita del 16,73%. Le definizioni, pari a 7.850 provvedimenti, sono state inferiori del 24,42%.
Gli enti vincono quasi una volta su due
Nelle Commissioni tributarie provinciali la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 49%, per un valore complessivo di 629,95 milioni di euro. Mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 27%, per un valore di 216,99 milioni di euro. La percentuale delle controversie tributarie concluse con giudizi intermedi è stata del 10%, per un valore complessivo di 134,62 milioni di euro.
Nelle Commissioni tributarie regionali la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 47%, per un valore complessivo di 565,07 milioni di euro. Quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 31%, per un valore complessivo di 307,55 milioni di euro. Le controversie tributarie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’8%, per un valore complessivo di 125,54 milioni di euro.