Gli over 60 mantengono il reddito di cittadinanza nel 2024?

Le persone con un'età superiore a 60 anni continueranno a percepire il reddito di cittadinanza nel 2024? Ecco cosa aspettarsi.
1 anno fa
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reddito di cittadinanza
Foto © Pixabay

Le persone con un’età pari ad almeno 60 anni percepiranno il reddito di cittadinanza anche nel 2024?

Come canta Eros Ramazzotti: “Un’altra come te, ma nemmeno se la invento c’è. Mi sembra chiaro che sono ancora impantanato con te“. Una canzone che molti percettori potrebbero dedicare al sussidio targato Movimento 5 Stelle.

Dopo tanti mesi, o addirittura anni, che hanno potuto beneficiare dii tale misura, infatti, può risultare davvero molto difficile accettare l’idea di non poterne più usufruire.

Gli over 60 mantengono il reddito di cittadinanza nel 2024?

Stando a quanto deciso del governo Meloni, il reddito di cittadinanza viene erogato nel corso del 2023 per massimo sette mensilità.

Ne consegue che già in molti hanno dovuto dire addio al sussidio in questione. Non mancano comunque le eccezioni. Hanno diritto a vedersi accreditare il reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno in corso, infatti, le persone prese in carico dai servizi sociali. Ma non solo, anche i nuclei famigliari che presentano al loro interno un minore, un disabile o una persona con un’età pari almeno a 60 anni ha diritto al RdC fino alla fine del 2023.

Con l’arrivo del nuovo anno anche i soggetti in questione dovranno dire addio al sussidio. Questo, però, non vuol dire che resteranno senza alcuna forma di aiuto. A partire dal 2024, infatti, la maggior parte dei soggetti che hanno diritto all’erogazione del reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, potranno accedere all’assegno di inclusione. Ma come funzionerà?

Assegno di inclusione rimpiazzerà il reddito di cittadinanza da gennaio 2024

Avranno diritto all’assegno di inclusione le famiglie che presentano al loro interno un disabile, un minorenne o persona con un’età superiore a 60 anni. Questo a patto di avere un Isee non superiore 9.360 euro e reddito familiare pari a massimo a 6 mila euro. Tale limite deve essere moltiplicato per il parametro di scala di equivalenza e di conseguenza può risultare più alto.

Come si evince dall’articolo 3 del decreto legge numero 48 del 4 maggio 2023, l’assegno di inclusione si presenta come un beneficio economico che:

“su base annua, è composto da una integrazione del reddito familiare, come definito nel presente decreto, fino alla soglia di euro 6.000 annui, ovvero di euro 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza”.

L’importo del nuovo sussidio sarà quindi pari a 500 euro mensili. A tale importo si andrà ad aggiungere eventualmente un contributo per l’affitto fino a 280 euro al mese. In presenza di famiglie i cui componenti hanno tutti un’età pari almeno a 67 anni oppure 67enni e disabili, l’importo dell’assegno di inclusione aumenterà fino a 630 euro al mese.

L’integrazione per l’affitto in tal caso scenderà a quota 150 euro. I soggetti aventi diritto potranno beneficiare del nuovo sussidio solo dopo aver ricevuto l’accredito dell’ultimo pagamento del reddito di cittadinanza. L’erogazione verrà effettuata attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile ad hoc, denominato “Carta di inclusione“.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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