Venerdì 21 ottobre 2022 Giorgia Meloni ricevette dal presidente Sergio Mattarella l’incarico per formare il nuovo governo. Stampa nostrana e internazionale paventavano il peggio. La leader di Fratelli d’Italia era stata l’unica all’opposizione del governo Draghi ed era considerata l’erede del neofascismo. A distanza di due anni, possiamo affermare che di quelle paure è rimasto molto poco. Anzi, in queste ore la premier riunisce i leader di dieci paesi comunitari, tra cui Olanda e Danimarca, per un vertice sul contrasto all’immigrazione clandestina sul modello dell’intesa tra Italia e Albania a cui sta partecipando la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Governo Meloni tra atlantismo ed euro-pragmatismo
Sul piano internazionale il governo Meloni ha mantenuto una linea atlantista di sostegno all’Ucraina e anche allo stato di Israele dopo gli attacchi di Hamas. A Bruxelles è diventata un ponte tra i popolari e le forze euroscettiche senza che venga più associata alle seconde. Nonostante non abbia votato la fiducia alla seconda Commissione von der Leyen, l’Italia con Raffaele Fitto ha strappato una vicepresidenza esecutiva e con delega pesante al Next Generation Eu.
Spread ai minimi dal 2021
Ma non sono probabilmente queste le ragioni del consenso elevato che il governo Meloni è riuscito a mantenere a distanza di due anni. Alcuni numeri lo spiegano forse di gran lunga meglio. La prima preoccupazione al suo insediamento riguardava lo spread. Ci sarà una riedizione del primo governo Conte, quando lo scontro sui conti pubblici tra Roma e Bruxelles fece volare i rendimenti dei BTp? Questo si chiedevano giornalisti, economisti e politici italiani e stranieri. Sono bastati pochi giorni per capire che così non fosse.
Quando Meloni varcò la soglia di Palazzo Chigi, lo spread tra BTp e Bund a 10 anni era a 235 punti base. Oggi, si aggira a 120 punti, ai minimi dal marzo scorso e praticamente ai livelli di quasi tre anni fa. I timori sono venuti meno anche grazie al crollo dell’inflazione in tutta l’Eurozona, che sta consentendo alla Banca Centrale Europea di tagliare i tassi di interesse. Proprio l’inflazione italiana ha giocato un ruolo a favore del governo Meloni. Era esplosa al massimo da circa quaranta anni proprio nell’ottobre di due anni fa all’11,8%. Il mese scorso risultava scesa allo 0,7%.
Boom in borsa e occupazione record
Piazza Affari è andata benissimo nel frattempo: +62% in due anni. Nella prima parte del 2024, l’indice Ftse Mib aveva finalmente cancellato le perdite accusate con la crisi finanziaria mondiale del 2008. Segno che c’è stato e continua ad esserci ottimismo attorno alle politiche dell’esecutivo e alle condizioni dell’economia italiana. Sul piano mediatico, tuttavia, forse è il mercato del lavoro ad avere segnalato i miglioramenti più tangibili. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,8% dell’ottobre 2022 al 6,2% dell’agosto scorso, scendendo ai minimi dal 2007. E il tasso di occupazione è salito dell’1,8% al 62,3%, espressione di 834 mila posti di lavoro in più creati.
Il Misery Index, che misura la somma tra tasso di disoccupazione e inflazione, è crollato da quasi il 20% a meno del 7%. In sintesi, queste sembrano essere i principali numeri del consenso per il governo Meloni. Capacità o fortuna, a ciascuno la risposta. C’è di certo che la premier entrò a Palazzo Chigi nel momento di massima crisi per l’economia italiana, tra inflazione alle stelle e tensioni sullo spread a seguito del boom dei prezzi di petrolio e gas.
Governo Meloni è politico
Infine, questa è la prima maggioranza politica uscita dalle urne e non da accordi di palazzo dopo le elezioni del 2008. Non è cosa da poco. I governi sorretti da partiti avversari non riescono a riscuotere consenso e credibilità tra l’opinione pubblica. I partiti che sostengono il governo Meloni tra loro litigano, lo vediamo proprio in queste settimane sulla manovra di bilancio. Tuttavia, fanno parte della stessa area politica e ciò crea sintonia con una fetta finanche maggioritaria dell’elettorato.
sempre forza il centrodestra: forza fratelli d’italia, forza italia, e lega, sono un vostro simpaticante da molto tempo.FORZA GIORGIA MELONI NON MOLLARE MAI. SE ANCHE AVENTO UNA FAMIGLIA DI 9 DI NOI NELLO STATO DI FAMIGLIA E LAVORO SOLO IO, CICCARELLI BENITO NATO A GIUGLIANO IN CAMPANIA NAPOLI, ECONOMICAMENTE NON ME LA PASSO BENE. MA SI TIRA AVANTI, SONO DEL 30/09/1962 DI GIUGLIANO IN CAMPANIA HO 11 NIPOTI E HO AVUTO 6 FIGLI PERO’ NON SE LA PASSANO TANTO BENE. ABITO IN VIALE DEL LEONE SCALA B NUMERO 5 IL COMUNE NON MI HA DATO LA DI 500 EURO PER LA CARTA DETICATA A TE. MI MOGLIE SOFFRE DI EPILESSIA DALLA NASCITA. ED E INVALITA CIVILE DAL 1996 ADESSO PRENDE 333,33 EURO AL MESE IO PRENDO 870,00 EURO AL MESE PERCHE’ HO FATTO 2 TRATTENUTE SULLA BUSTA PAGA SONO UN COLLABORATORE SCOLASTICO. MI FAREBBE MOLTO PIACERE DI DIRLO A VOI, PERCHE’ PER 30 LA SINISTRS CI HA ROVINATI. ECC. ECC.
….non ti sembra che è tutta propaganda? con questi numeri dovremmo avere il pil al 10% e invece è allo zero virgola. per la questione immigrazione a oggi abbiamo che lo spostamento di un migrante in albania costa 18000 euro. L’inflazione reale è al 30% se vai a fare la spesa te ne accorgi….
consenso di chi puo’ pagarsi le spese mediche…visto che per una semplice visita specialistica i tempi di attesa sono decine di mesi, sempre che il medico e’ disponibile…troppo ottimismo fa male
Ritengo che la cosa più positiva di tutta questa storia é, la presa di coscienza del popolo italiano cioé, la fine dei cialtroni di sinistra che hanno portato il nostro paese sull’orlo della rovina.
Avanti senza timori ,noi stiamo facendo ciò che la sinistra non ha fatto per tanti anni.
Ps ..(senza mai vincere le elezioni)