Governo Padoan farà bene all’Italia? Ecco i disastri del ministro dell’Economia

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, potrebbe sostituire Matteo Renzi a Palazzo Chigi tra qualche giorno. L'Europa esulta all'ipotesi, ma non è che abbia dato grande prova di sé.
8 anni fa
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La crisi bancaria sotto Padoan

Era il novembre del 2015, quando d’intesa con la Banca d’Italia ha varato il tristemente famoso “Decreto salva-banche”, che ha azzerato le azioni e le obbligazioni subordinate di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti. Ne è seguito non solo un dramma sociale – con 10.000 piccoli investitori espropriati dei loro capitali e ancora non del tutto risarciti – ma le modalità del salvataggio, con la valutazione da parte del Tesoro delle sofferenze bancarie di questi istituti al 17,5% del loro valore nominale, ha fatto esplodere la tensione sui mercati finanziari, i quali hanno iniziato a dubitare dei valori iscritti a bilancio dei crediti deteriorati alla media del 45%.

La tempesta contro i titoli bancari italiani a inizio anno spinge il ministro a cercare di stringere dopo mesi le trattative sulla “bad bank”, salvo dimenticare che proprio il recepimento del “bail-in” da parte anche della nostra legislazione vieta dal 2016 un intervento dello stato a sostegno delle banche, se non successivamente alla compartecipazione alle perdite da parte degli investitori privati. (Leggi anche: Bail-in, Italia a rischio credibilità)

I flop di Padoan sulle banche

A fine gennaio, Padoan si presenta a Roma trionfante, avendo strappato a Bruxelles la garanzia statale (Gacs) sulle sofferenze bancarie cedute, rivelatosi un espediente inutile per frenare la fuga dei capitali dai nostri istituti. Passano un paio di mesi e lo stesso ministro è costretto a fare da regista per la nascita del Fondo Atlante, una sorta di operazione privata di sistema, anch’essa del tutto insufficiente a rassicurare i mercati, come dimostra sin da subito il fallimento totale della ricapitalizzazione della Popolare di Vicenza.

In piena estate, il ministro è costretto a chiedere all’Europa di potere garantire pubblicamente la liquidità delle banche italiane fino al 31 dicembre e per un massimo 150 miliardi. La speculazione non si ferma nemmeno stavolta e si rende necessario un rafforzamento di Atlante, mentre MPS sprofonda di minimo in minimo storico.

(Leggi anche: Crisi banche, tutti gli errori del governo)

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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