Le donne in maternità con gravidanza a rischio devono rispettare gli orari di visita fiscale Inps? Questa circostanza rientra in realtà tra le cause di esonero dai controlli e quindi non vige l’obbligo di essere reperibili presso l’indirizzo comunicato. L’esonero dalla visita fiscale in caso di gravidanza a rischio vale sia per le dipendenti pubbliche che per il settore privato ed è indipendente dal motivo che ha convinto il medico a rilasciare la certificazione (che può essere attinente allo stato di salute della donna ma anche dipendere dal tipo di lavoro se questo è particolarmente usurante dal punto di vista fisico o se prevede condizioni ambientali non adatte a donne in stato interessante).
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Attenzione però perché per la gravidanza a rischio, l’esonero dalla visita fiscale non è automatico. Per ottenerlo occorre presentarsi alla ASL di competenza, presentando il certificato di gravidanza e l’attestazione di gravidanza a rischio, firmata dal proprio ginecologo. Gli uffici sanitari dovranno approvare la domanda entro sette giorni. In caso di mancata risposta, si applica la regola del silenzio assenso.
Il Decreto Legge del 21 gennaio 2016 ha esteso il diritto all’esonero dalla visita fiscale anche ai dipendenti privati con gravi malattie, che richiedono terapie salvavita, e per stati patologici che determinano un’ invalidità pari o superiore al 67 %.