L’ultima proposta tedesca
Queste posizioni si sono cristallizzate da mesi e se l’impasse non si sblocca, a luglio si rischia un nuovo clima di tensione, visto che in quel mese arrivano in scadenza debiti per 4 miliardi. E allora, ecco la proposta del governo tedesco, che punterebbe a dare una svolta alle trattative: Tsipras vari misure di austerità per soli 5 miliardi, ma si vincoli a metterne in cantiere per altri 3 miliardi nei prossimi anni, qualora i risultati sul fronte dell’avanzo primario risultassero inferiori al target.
Il ragionamento della
cancelliera Angela Merkel sarebbe il seguente: se davvero voi greci siete in buona fede e ritenete che l’austerità già prevista sia sufficiente, non avete nulla da temere, perché non dovrete varare le misure extra. La replica di Atene sembra di chi fiuta la trappola. “I 3 miliardi in più di austerità vanno oltre lo stesso accordo di luglio del 2015”, fa sapere il governo. Berlino auspica che la proposta venga accolta, perché potrebbe essere la sola in grado di mettere d’accordo tutti. L’FMI sarebbe rassicurato sulla sostenibilità dei conti pubblici ellenici; la Grecia dovrebbe stare tranquilla, perché se è vero che quel che ha fatto dovrebbe bastare, le misure supplementari rimarrebbero nel cassetto; la Germania avrebbe la certezza, che Atene raggiunga l’obiettivo concordato. E alla fine, potrebbe andare bene persino al governo greco, che quanto meno guadagnerebbe tempo, prima di dover varare con ogni probabilità l’ennesimo pacchetto di misure di austerità.