Turismo vitale per l’economia greca
Contrariamente a quanto temuto dal governo Tsipras, che un anno fa cercò di resistere con forza all’ipotesi di eliminare i vantaggi fiscali per le isole, temendo un crollo delle presenze turistiche, non solo questo non è accaduto, ma il numero dei turisti stranieri è aumentato. Il problema è che ciò ha ridotto le entrate fiscali, un fatto che è destinato ad accendere i fari dell’Eurozona, quando saranno discusse le prossime erogazioni delle tranche di aiuti promesse con il terzo bail-out da 86 miliardi, varato nell’agosto 2015.
Diversi operatori del settore avrebbero riferito alla stampa estera, mantenendo l’anonimato, di essere convinti che dietro ai dati si nasconda una sorta di doppia contabilità per alberghi, ristoranti, negozi, etc., per cui parte degli incassi sarebbe stata trasferita direttamente su conti esteri, senza nemmeno entrare mai ufficialmente in Grecia. Sarebbe una reazione alla raffica di incrementi di tassi decisa dal governo da parte di un settore, che pur restando vitale per l’economia ellenica, teme di diventarne la prossima vittima, finendo in malora come il resto delle attività del paese.