Airbnb è una community nata nel 2007 che permette a chi ha più camere disponibili, nella propria abitazione, di affittarle a viaggiatori. Grazie ad Airbnb, quindi, è possibile conoscere non solo persone provenienti da più parti del mondo ma anche di avere consigli utili su possibili mete di viaggio. Per quanto concerne l’aspetto economico, poi, non vi sono soltanto benefici per chi acquista ma anche per chi vende Ecco allora dei consigli utili per guadagnare con Airbnb e le info sulla nuova regola Open Doors contro la discriminazione che si applicherà a partire dal 1 ottobre 2016.
Guadagnare con Airbnb: come fare, alcuni consigli
Con Airbnb gli affittacamere possono guadagnare quasi l’intera somma del loro incasso in quanto al sito cedono soltanto una piccola percentuale. Molte persone sono riuscite anche a fare di questo business la loro principale attività. Per poter diventare affittacamere la regola è molto semplice: basta avere una camera e affittarla. Per poter guadagnare una discreta cifra, invece, bisognerebbe avere almeno tre camere a disposizione o magari affittare un’intera casa come rivela l’ufficio del Procuratore Generale di NewYork nel rapporto Airbnb and The City.
Come rivela Laura Hughes, che è la Senior Manager di Airbnb, invece, le camere che più fanno colpo sui clienti sono quelle con una bella vista, quelle arredate con gusto ( per cui sarebbe opportuno allestire ogni singola camera con personalità) e quelle che offrono dei prezzi concorrenziali. Inoltre ogni camera dovrebbe essere dotata di wi-fi potente in quanto tutti i turisti desiderano avere nella propria stanza una connessione internet (per comunicare a distanza) e dovrebbe essere pulita e ben organizzata. Di grande importanza sono anche le immagini in quanto le foto più belle attirano di più i visitatori. Infine l’annuncio dovrebbe essere efficace e per farlo l’affittacamere potrà utilizzare i consigli forniti da Airbnb.
Dal 1 ottobre 2016 nuova regola Airbnb: Open Doors
A partire da domani 1 ottobre 2016, Airbnb introdurrà una novità che si chiamerà Open Doors. In che cosa consisterà? Ebbene, se un ospite si sentirà discriminato quando proverà a prenotare un alloggio oppure si ritroverà a far fronte ad una cancellazione inattesa, potrà contare sul supporto di Airbnb che gli troverà un posto simile dove pernottare. Ciò interesserà anche coloro che segnalarono discriminazioni in passato.
Si cercherà quindi di porre fini ai pregiudizi anche mediante pacchetti di corsi a cui potranno partecipare gli host (ovvero gli affittacamere) che saranno stati segnalati. In questo modo Airbnb cercherà di porre rimedio alle numerose polemiche sorte nei mesi scorsi su alcune discriminazioni che veniva operate, secondo gli utenti, a causa del colore della pelle, dell’orientamento sessuale e anche dell’età. Per altre info, leggi anche: Airbnb non paga le tasse ma non è evasione e Airbnb a costo zero le per vittime del terremoto.