La dieta, probabilmente, è il problema che assilla la maggior parte della popolazione mondiale e, senza la giusta motivazione, perdere peso non è facile. C’è chi lo fa per un fattore estetico, chi per bellezza e chi lo fa per guadagnare.
Soprattutto quando si fa un lavoro sedentario stare seduti per 8 ore alla scrivania non aiuta a mantenere una buona forma fisica e, proprio per questo, un datore di lavoro ha deciso di motivare con una ricompensa in denaro i dipendenti che perdono peso.
Succede nell’azienda cinese Xian Jingtian, dove il principale, Wang Xuebao, si è reso conto che le cattive abitudini dei propri dipendenti rischiavano di portarli ad ingrassare troppo compromettendo la loro salute. E per questo ha deciso di dare una motivazione per seguire uno stile di vita più sano (magari associando ad una buona alimentazione anche del movimento) offrendo una ricompensa in denaro a chi si fosse impegnato nella cosa. A chi fosse riuscito a perdere i primi 3 Kg gratuitamente, infatti, il datore di lavoro avrebbe riconosciuto un bonus di 100 yuan (più o meno 15 euro) per ogni ulteriore chilogrammo oltre il terzo.
Per alcuni dipendenti, che hanno preso la cosa molto seriamente, a fine mese lo stipendio ha avuto la maggiorazione di 300 euro circa, ma il guadagno maggiore, però, è stato quello per la salute. Un applauso a questo datore di lavoro che ha voluto investire soldi e progetti sulla salute dei propri dipendenti e spiega in questo modo come è nata l’idea “Ero preoccupato perché i nostri dipendenti stanno quasi sempre seduti in ufficio e nessuno, me compreso, si muove molto, e così siamo sovrappeso. Attraverso questo incentivo alla perdita di peso, possiamo sviluppare una cultura più salutare e creare una competizione sana“.
L’idea di Wang Xuabao, però, bisogna riconoscerlo, non è del tutto originale poiché già messa in atto dall’Università di Sheffield nel 2011 con il programma “Pound for pound”, un gioco di parole che tradotto significherebbe soldi per once (unità di peso): nel programma alcune persone obese erano pagate per perdere chili.
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