Quanto guadagno se investo 7300 euro nel buoni fruttiferi postali 4×4 e 3×4

Si investo 7300 euro nei buoni fruttiferi postali 4x4 o nei 3x4 di Poste Italiane, quanto ci guadagno?
2 anni fa
2 minuti di lettura
Buoni fruttiferi postali aprile 2024
@pixabay

I buoni fruttiferi postali sono da sempre uno degli strumenti di investimento più amati dagli italiani. Il motivo? È che sono garantiti dallo Stato Italiano e non hanno spese per la sottoscrizione o per il rimborso, eccetto gli oneri di natura fiscale. Inoltre da ottobre piacciono ancora di più perché i tassi sono stati aggiornati al rialzo dopo i minimi toccati lo scorso giugno.

Gli esperti consigliano di non lasciare i propri soldi parcheggiati sul conto corrente perché la falce nera dell’inflazione può eroderli.

Perché allora non scegliere tale strumento di investimento? Ecco i tassi proposti dai 4×4 e dai 3×4 nonché quanto si guadagnerebbe a fronte di un accantonamento di 7300 euro.

Cosa sono i bfp 4×4 e 3×4

Tra i buoni fruttiferi postali che al momento rendono di più ci sono senza dubbio i 4×4 e i 3×4. I primi sono dedicati a chi vuole investire il proprio denaro fino a sedici anni contando su un rendimento che cresce nel tempo. Si ha flessibilità di rimborso in ogni momento, entro il termine di prescrizione, ma gli interessi si percepiscono soltanto dopo quattro, otto e dodici anni. Prima di tale periodo, però, si ha diritto solo alla restituzione del capitale che si è investito. Per quanto riguarda il tasso di interesse annuo lordo, le condizioni in vigore dal 27 ottobre sono le seguenti: si ha l’1,50% lordo (annuo) dopo 4 anni, il 2% dopo 8 anni, il 2,25% dopo 12 anni e il 3% dopo 16 anni.

Passiamo ai 3×4 che durano fino a 12 anni. Si tratta dunque di un investimento ideale nel lungo periodo grazie ai tassi annui lordi che salgono nel tempo. Essi sono i seguenti: al termine del terzo anno, si ha diritto a un rendimento effettivo annuo lordo dell’1,25%, alla fine del sesto dell’1,75% e alla fine del nono del 2,25%. Infine al termine del dodicesimo del 2,50%. Anche per questo buono, il rimborso si può chiedere sempre ma il riconoscimento degli interessi, però, si ha solo dopo 3, 6 e 9 anni.

Per entrambi, se sottoscritti, in forma cartacea, bisogna fare attenzione alla prescrizione che arriva dopo 10 anni dalla scadenza. I primi buoni, quindi, dovranno essere rimborsati entro 26 anni e gli altri entro 22 anni. Se scatta la prescrizione, purtroppo, il risparmiatore perde la possibilità di riavere la cifra investita e perde anche gli interessi maturati. C’è comunque una pagina messa a disposizione da Poste Italiane dove è possibile consultare tutti i buoni in scadenza e quelli in prescrizione.

Il calcolo

Sul sito di Poste Italiane, nella sezione “buoni fruttiferi postali” è possibile scoprire quale sarà il valore del proprio titolo. Sarà necessario inserire l’importo, in questo caso 7300 euro, e la durata che per i 3×4 e i 4×4 sarà medio-lunga. Cliccando su “effettua il calcolo”, poi, si aprirà una finestra con gli importi. Oltre i due selezionati, comparirà anche quello ordinario (durata 20 anni). Si avrà poi la possibilità di confrontare i due buoni e consultare il dettaglio della simulazione.

Poste Italiane precisa che i valori di rimborso indicati saranno netti e corrisponderanno alla somma dell’importo inserito e degli interessi previsti al netto della ritenuta fiscale sugli interessi. Nel calcolo, però, non è considerata l’imposta di bollo che si dovrà calcolare in base alla normativa vigente.

Ebbene, per buoni fruttiferi postali 4×4, il valore di rimborso netto a scadenza sarà di 11162,57 euro mentre per i 3×4 di 9502,98 euro. Per ulteriori informazioni, consultare la pagina inerenti ai bfp sul sito ufficiale di Poste Italiane.

[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.