Dopo la banconota da 500 euro, la BCE ritirerà altri tagli?
L’Europa non sta certo a guardare. Già da mesi, la BCE ha annunciato che non stamperà più le banconote da 500 euro, sostenendo che esse sarebbero utilizzate per lo più da evasori fiscali, criminali e terroristi. Su pressione della Bundesbank, Mario Draghi ha quanto meno evitato di vietarne la circolazione o di dichiararle fuori corso legale, restando sempre possibile portare tali biglietti in banca e scambiarli con altri pezzi, in qualsiasi momento.
In un solo colpo, però, il contante si è ridotto di un terzo del suo valore nell’Eurozona, un fatto che crea un incentivo all’utilizzo dei pagamenti elettronici. Sulle reali ragioni di questa scelta, abbiamo già scritto, ma qui vale la pena soffermarsi su un altro aspetto del problema. Demonizzare il cash non rischia di creare sfiducia sulle istituzioni che stanno dietro alla sua erogazione?
Se il contante è utilizzato per scopi criminali, il cittadino che lo possiede per le transazioni quotidiane avvertirà un senso di paura, si sentirà oggetto di una stigmatizzazione sociale, che potrebbe anche portare non tanto a convertirsi ai pagamenti elettronici, quanto a ricercare vie alternative alla conservazione della propria ricchezza, come i beni-rifugio e l’esportazione di capitali all’estero. La storia dell’oro e dei Bitcoin di questi giorni in India darebbero conferma ai nostri timori. (Leggi anche: Pagamenti elettronici? I giovani preferiscono il cash)