In caso di licenziamento del lavoratore, il Jobs Act prevede tre fattispecie di conciliazione diverse: facoltativa, preventiva (nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo) e a “tutele crescenti”. Questa guida per dipendenti e datore di lavoro permette di coglierne le differenze sostanziali. Le tre ipotesi infatti si basano su presupposti diversi. Nelle prossime pagine analizzeremo singolarmente la conciliazione facoltativa, quella preventiva e, infine, quella nuova a “tutele crescenti” per capire quando e in che modo è possibile ricorrere a questi strumenti e quali sono i vantaggi. Si tratta, come si può facilmente intuire, di una guida utile sia per i datori di lavoro che per i lavoratori a rischio licenziamento perché permette di prendere coscienza dei propri diritti.
Rispetto a qualche anno fa infatti alcune cose sono cambiate in modo sostanziale: la conciliazione è diventata in linea generale facoltativa ma può avere anche scopo preventivo in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Rispetto al contratto a tempo indeterminato la tutela del lavoratore è diventata più elastica. Scopri come è cambiato il licenziamento con il Jobs Act: guida