Guida alla conciliazione per il licenziamento: facoltativa, preventiva e a tutele crescenti

Licenziamento nel Jobs Act. Guida alla conciliazione facoltativa, preventiva e a tutele crescenti. Diritti e doveri del datore di lavoro e dei lavoratori
9 anni fa
3 minuti di lettura

Conciliazione a tutele crescenti: il nuovo licenziamento introdotto dal Jobs Act

La vera novità introdotta dal Jobs Act in tema di licenziamento è invece la conciliazione a tutele crescenti che analizziamo in questa pagina. Le uniche fattispecie in cui si applica sono i contenziosi sorti per:

  • lavoratori assunti a tempo indeterminato a partire dal 7 marzo 2015;
  • lavoratori con contratto trasformato a tempo indeterminato dopo il 7 marzo 2015;
  • lavoratori qualificati da un rapporto di apprendistato dopo il 7 marzo 2015.

Il datore di lavoro che intima il licenziamento ad un dipendente assunto a tutele crescenti può cercare di evitare il giudizio offrendogli entro 60 giorni, un importo corrispondente ad una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del Tfr, per ogni anno di servizio prestato e in ogni caso in misura compresa tra 2 e 18 mensilità.

LA cifra così calcolata non costituisce reddito imponibile ai fini fiscali, né è assoggettata a contribuzione Inps. Il lavoratore che accetta perde il diritto ad impugnare il licenziamento. Il datore di lavoro deve comunicare la presentazione dell’offerta di conciliazione a tutele crescenti, a prescindere da quale sia l’esito, portale Cliclavoro<strong

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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