La guida all’assegno invalidità Civile: come cambia a seconda della percentuale riconosciuta

Assegno di invalidità Civile: come funziona la presentazione della domanda e come cambia in base alla percentuale.
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2 anni fa
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Assegno sociale
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Forse non tutti lo sanno ma le agevolazioni per invalidità civile cambiano a seconda della percentuale riconosciuta. Quando si parla di assegno invalidità civile e agevolazioni, tutti sono a conoscenza che i due concetti vanno a braccetto. Chi è invalido, infatti, può usufruire di alcune agevolazioni che danno una mano nella vita quotidiana, ma bisogna fare anche delle distinzioni tra piano fiscale, quindi tutte quelle detrazioni su alcune spese, e le esigenze lavorative.

In tutto ciò, diventa fondamentale la certificazione medica che attribuisce al soggetto una percentuale di invalidità.

E proprio la percentuale assume rilievo, visto che il numero di agevolazioni previste saranno decise proprio in base alla gravità.

Assegno di invalidità Civile: come funziona la presentazione della domanda

Ad oggi, le norme parlano chiaro: si va da un minimo del 33% fino a un massimo del 100% che connota uno stato di handicap grave. Ma come funziona il procedimento per l’assegno di invalidità civile? E’ l’Inps a prendere in carico la presentazione dell’istanza per il riconoscimento dell’invalidità civile e poi comunicare l’accettazione della domanda. Questa andrà corredata da un certificato medico che dovrà attestare la patologia o il deficit che ha colpito il soggetto. In sostanza, l’Inps saprà già il problema che interessa il richiedente e raramente rifiuta la domanda ma può capitare che richieda una sorta di integrazione, quindi si parla di accettazione posticipata.

Le modalità di presentazione della domanda di invalidità civile, non prevedono costi. Il primo certificato rilasciato dal medico non costituirà l’avvio dell’istanza ma figura come il documento base per mandare la richiesta. La prima fase consiste nell’invio della domanda telematica o tramite Patronato o tramite Inps. Serviranno poi 60 giorni dalla data di rilascio del certificato per la trasmissione. Si tratta, in questo caso, dell’unica fase dove si prevede un pagamento.

In seguito, l’Inps dovrà comunicare la data di convocazione del soggetto invalido per l’accertamento da parte della Commissione Medico Legale, che dovrà stabilire se effettivamente il richiedente può ottenere le agevolazioni.

Come cambia a seconda della percentuale riconosciuta

In seguito, con tempistiche diverse, l’invalido riceverà il verbale di approvazione e potrà avere un quadro chiaro delle agevolazioni disponibili. Tutto dipenderà dalla dicitura ottenuta: non invalido, invalido parziale, invalido totale con la percentuale che farà una grande differenza. Più alta è, più il soggetto avrà a disposizione agevolazioni più estese. In più, a seconda della gravità, il richiedente potrebbe anche non poter lavorare o configurare una menomazione sull’attività lavorativa. Chiaramente, un’invalidità al 100% avrà delle agevolazioni molto più ampie rispetto alla percentuale del 33%.

Ci sono, poi, quei casi mediani,come la percentuale tra il 51% e il 67% che funge da spartiacque verso le agevolazioni estese. Quindi, un soggetto che otterrà il 67% di invalidità entrerà a far parte del quadro di invalidità superiore ai due terzi con tutta una serie di esenzioni. Tra queste, il ticket sanitario, le prestazioni mediche e diagnosi strumentali, le analisi del sangue, fino ad alcune agevolazioni sul trasporto pubblico e far parte delle liste per la richiesta di case popolari.

Fabio Barchiesi, CDP
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