Sei milioni di lire investiti in un buono postale fruttifero alla fine degli anni ottanta sicuramente valgono molto più di adesso. I tassi di rendimento, infatti, erano molto più alti. Nel corso del tempo, poi, c’è stato un crollo degli interessi fino allo scorso anno quando si è registrato il minimo. Fortunatamente, però, dal 6 luglio, causa anche l’inflazione galoppante all’8%, Cassa Depositi e Prestiti ha deciso di alzare nuovamente i tassi di interessi rendendo quindi i titoli più abbordabili. Ci si chiede allora, chi ha un buono postale fruttifero di aprile 1989 quanto guadagna oggi?
Il bfp del 1989
Un qualsiasi buono fruttifero postale emesso nel 1989 va in prescrizione il 31 dicembre 2029.
Il calcolo
Supponendo di aver sottoscritto il buono postale fruttifero il 19 aprile 1989 e che esso sia di tipo ordinario vanno inseriti questi valori nel calcolatore di Cdp. Va poi inserito il valore ovvero 6 milioni di lire e la data di scadenza che può restare anche quella di oggi. Dalla schermata si evince che tale buono era della serie Q e che è scaduto il 31 dicembre 2019. Significa che dopo questa data non ha prodotto più interessi. Andrà in prescrizione, invece, come già detto il 31 dicembre 2029. Ebbene si matureranno interessi lordi di 35.787,51 euro mentre la ritenuta fiscale sarà di 4.473,44.
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