Home Care Premium: la badante può essere un familiare della persona assistita?

Domanda Home Care Premium 2019: si può fare anche se c'è vincolo di parentela tra assistente familiare e disabile assistito?
5 anni fa
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Salve, mi occupo di mia mamma, ex professoressa oggi in pensione, che è invalida al 100% e non autosufficiente e per questo ho rinunciato, volontariamente e non me ne pento, a lavorare. Finora mio fratello “ha compensato” questo mio impegno erogandomi 500 euro al mese come suo contributo. Ora però sua moglie ha avuto due gemelli e lui mi ha detto che non può più corrispondere questa quota che avevamo pattuito perché ha spese familiari urgenti. Mia madre potrebbe assumermi e potrei, in questo modo, avere diritto all’Home Care Premium 2019?

L’assistente familiare del programma Home Care Premium può anche essere un parente

Il bando Home Care Premium 2019 prevede espressamente la possibilità che, a prendersi cura dell’assistito, sia un parente.

Il vincolo di parentela però va specificato già in fase di domanda. Non basta un accordo tacito o l’impegno concreto ad occuparsi di un genitore invalido, l’Inps infatti verificherà la genuinità del rapporto di lavoro domestico. Il contratto da badante non potrà avere durata inferiore a quella del progetto (30 giugno 2022). Nell’eventualità di cessazione del rapporto è possibile fruire del contributo per il tempo residuo, a seguito dell’assunzione di un nuovo assistente. Su questo punto c’è stata una certa apertura.

All’inizio del programma, infatti, era previsto che l’assistente familiare, rispetto al beneficiario, non potesse essere individuato in uno dei soggetti tenuti agli alimenti in base alle previsioni di cui all’art. 433 del codice civile o nel soggetto fruitore di permessi lavorativi (legge 104/1992) o di congedo parentale straordinario retribuito (D. Lgs. 151/2001) finalizzato all’assistenza del beneficiario. In altre parole, l’assistente familiare non poteva essere un parente “stretto” o il coniuge. Come abbiamo visto questa possibilità oggi non viene del tutto negata, se esiste un contratto di lavoro domestico regolare. Sarà l’Inps a valutare caso per caso.

Se i controlli hanno esito positivo, il contributo potrà essere erogato anche con efficacia retroattiva.

Per rispondere alla lettrice chiariamo anche che i primi termini per la domanda HCP 2019 sono scaduti il 6 maggio scorso; tuttavia sarà possibile  presentare nuove domande di contributo dalle ore 12 del 1° luglio 2019 alle ore 12 del 31 gennaio 2022.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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