Si parla spesso di lavori emergenti, lavori del futuro che entro pochi anni spopoleranno e cambieranno il mercato del lavoro. Sempre in auge, poi, è il tema dei robot che potrebbero rubare il posto di lavoro all’uomo, senza pensare che la storia insegna come i vecchi mestieri sono destinati ad estinguersi e non è colpa dei robot o dell’intelligenza artificiale. Andando indietro nel tempo vengono in mente mestieri che moltissimi anni fa erano praticati da moltissime persone: il lustrascarpe, la lavandaia, il lampionaio e persino l’arrotino.
Il lettore in fabbrica
Tra i lavori strani che oggi non esistono più c’è il lettore in fabbrica. Si tratta di una figura che veniva adibita alla lettura di giornali e libri durante le estenuanti ore di lavoro in fabbrica. Il lettore si metteva in piedi su un piedistallo e leggeva a voce alta il giornale per tenere alto il morale di chi lavorava.
C’è anche l’ascoltatore del cielo tra le figure scomparse. Il suo compito era, tramite orecchie artificiali, controllare, durante la I guerra mondiale, l’imminente arrivo di un attacco. Che dire della sveglia umana, un mestiere diffuso maggiormente in Inghilterra durante il XX secolo. Un uomo aveva il compito di bussare ogni mattina alle finestre tramite un bastone in bambù per svegliare le persone che dovevano andare a lavoro presto. Molto diffuso in passato, soprattutto negli anni ‘60, la figura della centralinista, che aveva il compito di prendere le chiamate del comunicante e metterlo in contatto con il destinatario.
Il venditore di ghiaccio
Nell’800 era molto in voga il venditore di ghiaccio. A quei tempi non c’erano i frigoriferi e il venditore di ghiaccio doveva recuperarlo nei laghi e poi portarlo, usando contenitori isolanti di zinco, verso il paese e venderlo.
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