Siamo abituati a guardare con ammirazione le grandi aziende come Google e Microsoft, ma troppo spesso ci dimentichiamo che anche le più importanti imprese del mondo commettono i loro errori. Business Insider ha raccolto in un video pubblicato su YouTube i peggiori 10 flop direttamente attribuibili alle big-tech statunitensi (e non solo).
#1 Google Lively
Lanciato nel 2008, Google Lively avrebbe dovuto competere nel settore dei videogiochi a Second Life, ma la bocciatura fu clamorosa: tempo cinque mesi e Google Lively era soltanto un lontano ricordo
#2 Microsoft Zune
Correva l’anno 2006.
#3 Soda Orbitz
Facciamo un tuffo all’indietro, riavvolgendo il nastro al 1997. Alla fine degli anni Novanta debuttò Soda Orbitz, ma la risposta del mercato fu tiepida, per usare un eufemismo. Infatti, il drink venne equiparato alla sciroppo per la tosse.
#4 McDonald’s Arch Deluxe
Non tutte le ciambelle escono con il buco e nemmeno gli hamburger. Dovrebbe saperlo anche McDonald’s, che nel 1996 presentò la nuova linea di hamburger Arch Deluxe per i palati più raffinati. Inutile aggiungere che si trattò di un flop clamoroso.
#5 Virtual Boy di Nintendo
Era il 1995, e Nintendo cercò di anticipare la concorrenza con il Virtual Boy, un primo passo verso la realtà virtuale, con magri risultati però.
#6 Apple Newton
Ebbene sì, anche la Apple sbaglia. Ricordate il prodotto Apple Newton? Può essere ribattezzato l’antesignano dei tablet, ma all’epoca del suo debutto (1993) non incontrò il consenso del pubblico, anzi.
#7 Crystal Pepsi
Se nel 1997 l’etichetta flop venne attribuita a Soda Orbitz, alcuni anni prima (1992) il titolo fu di Crystal Pepsi. Durò a malapena un anno.
#8 New Coke
New Coke fu l’esperimento mal riuscito di Coca Cola di creare un prodotto analogo alla Pepsi.
#9 Sony Betamax
Dieci anni prima la New Coke di Coca Cola, Sony lanciò Betamax, un dispositivo qualitativamente superiore, ma che non riuscì a superare i VHS.
#10 Ford Edsel
Tra i 10 più grandi flop degli ultimi 60 anni si annovera anche la Ford Edsel (1957), nata dall’esigenza di offrire agli americani un’auto di dimensioni più compatte. Venne ritirata da Ford nel 1960.
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