I bonus per questi lavoratori e pensionati sono una batosta

Vediamo perché i bonus per questi lavoratori e pensionati sono una batosta. Si tratta, come riportato dal Corriere.it, di tutti quei contribuenti che, lavoratori e pensionati, dichiarano annualmente un reddito lordo sopra questa soglia. L'approfondimento.
3 anni fa
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Vediamo perché i bonus per questi lavoratori e per questi pensionati sono davvero una batosta. Si tratta, come riportato dal Corriere.it, di tutti quei contribuenti che, lavoratori ed anche pensionati, dichiarano annualmente un reddito lordo al di sopra della soglia dei 35.000 euro.

I bonus per questi lavoratori e per questi pensionati sono infatti una batosta. In quanto nel nostro Paese più redditi dichiari, più le porte per l’accesso ai contributi ed alle sovvenzioni sono sbarrate. Con la conseguenza che nel nostro Paese il 13,22% dei contribuenti, sempre secondo il Quotidiano, paga sostanzialmente i bonus di mezza Italia.

Il 13,22% è proprio la percentuale di chi nel nostro Paese dichiara un reddito annuo lordo al di sopra della soglia dei 35.000 euro lordi.

I bonus per questi lavoratori e pensionati sono davvero una batosta

I bonus per questi lavoratori e per questi pensionati sono davvero una batosta. Nonostante un reddito annuo lordo di 35.000 euro, dichiarato al Fisco, corrisponda ad un netto mensile di circa 2.000 euro. Quindi, non si tratta in sostanza di privilegiati. Ma ciò nonostante questi contribuenti sono tagliati fuori dalla stragrande maggioranza dei benefici pubblici. Proprio perché hanno un reddito medio/alto.

In più, non solo i bonus per questi lavoratori e per questi pensionati sono davvero una batosta. Perché inaccessibili. Ma in Italia attualmente chi dichiara oltre 35.000 euro lordi l’anno paga quasi il 60% di tutta l’IRPEF che incassa l’erario.

Ma con la revisione degli scaglioni IRPEF aumenta comunque il risparmio d’imposta

Detto che i bonus per questi lavoratori e per questi pensionati sono una batosta, chi dichiara più di 35.000 euro lordi può comunque consolarsi. Nella fattispecie, con la revisione degli scaglioni IRPEF da 5 a 4 così come è riportato in questo articolo. Una riforma del fisco che, infatti, garantisce già dall’anno corrente dei risparmi fiscali più corposi proprio a favore del cosiddetto ceto medio.

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