Giorgia Meloni contro l’accanimento fiscale ai danni delle piccole e medie imprese italiane mentre i cinesi restano liberi di non pagare le tasse.
“È più facile andare a chiedere a Mario Rossi se è in regola con le tasse rispetto al signor Ming che apre un negozio, poi lo chiude e sparisce e magari ne apre un altro da una parte. Vallo a prendere il signor Ming… Allora vado dal signor Rossi che so dove sta“. Queste le accuse pronunciate da Giorgia Meloni nel comizio rivolto al Gruppo dei conservatori e riformisti europei a Roma sul tema evasione.
L’intervento della leader di FdI si conclude con la bocciatura del reddito di cittadinanza: “va abolito, serve per la loro paghetta. Caro Di Maio a povertà non l’abolisci con il reddito di cittadinanza ma con i posti di lavoro”.
E sulla prescrizione chiosa: “Rinviare sine die la prescrizione o abolirla dopo il primo grado in assenza di certezza sui tempi dei processi significa trasformare l’Italia in una nazione in cui non c’è certezza del diritto. Questo è il tema che continueremo a porre”.
I negozi cinesi non pagano le tasse ecco perché hanno prezzi più bassi: bufala o verità?
Le tempistiche di 18 mesi non sono casuali: “Fino ad un anno e mezzo non possiamo fare nulla, perché gli esercenti sono ancora in tempo per versare le somme dovute, quando poi si potrebbe agire dei titolari, spariscono le tracce”.