In base alle indicazioni riportate nell’ Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento, nel primo trimestre 2022, il numero di pensioni anticipate risulta inferiore a quello del corrispondente periodo del 2021 in tutte le gestioni, ad eccezione del FPLD in cui tale numero aumenta di circa il 10%.
Dunque, i dipendenti privati sembrerebbero andare in pensione con più facilità.
Tale dato può essere strettamente collegato alla possibilità concessa da quota 102 e da Opzione Donna.
Quota 102 e Opzione donna
Quota 102 e Opzione donna sono le due soluzioni alternative rispetto alle regole ordinarie per andare in pensiona anticipatamente.
La misura Quota 102 è riservata: agli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’INPS, nonché alla gestione separata, che maturino nel corso dell’anno 2022 i requisiti di età anagrafica pari a 64 anni e di anzianità contributiva pari a 38 anni (c.d. “quota 102”).
Può andare in pensione con quota 102 chi rispetta:
- un requisito anagrafico pari almeno a 64 anni e
- un’anzianità contributiva minima di 38 anni.
Con opzione donna, possono accedere alla pensione anticipata le lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2021: un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).
Ai fini del conseguimento della pensione è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma.
Quota 102 non è adatta per le donne.
I dati sulle pensioni erogate dall’Inps
In base ai dati forniti dall’Inps per il primo trimestre 2022, in tutte le gestioni si registra un numero di pensioni di vecchiaia inferiore di circa il 20% del corrispondente valore nel 2021. Anche il numero di pensioni anticipate risulta inferiore a quello del corrispondente periodo del 2021 in tutte le gestioni. Ad eccezione del FPLD in cui tale numero aumenta di circa il 10%.
Dunque, i dipendenti privati sembrerebbero andare in pensione con più facilità.
Inoltre, dall’analisi degli indicatori statistici viene fuori che (Fonte Osservatorio pensioni 1° trimestre 2022):
- il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nel primo trimestre 2022 è pari al 13%, inferiore di 10 punti rispetto a quello registrato nel 2021;
- le pensioni anticipate, che nel 2021 arrivavano al 42% in più di quelle di vecchiaia per il totale delle gestioni, aumentano di 33 punti percentuali nel primo trimestre 2022 attestandosi al 75% in più rispetto a quelle di vecchiaia;
- la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nel primo trimestre 2022 un valore leggermente inferiore a quello del 2021;
- a livello territoriale il peso percentuale delle pensioni decorrenti erogate a residenti nel Nord Italia resta pressoché invariato: 48% nel 2021 contro il 50% nel primo trimestre 2022.
Infine, le pensioni liquidate con “Opzione donna” decorrenti nel primo trimestre 2022 sono percentualmente in linea rispetto a quelle decorrenti nel 2021.