Chi è nato entro gli anni ’80 e ha svolto determinati lavoretti può beneficiare di importanti agevolazioni per quanto riguarda le pensioni. Come canta Raf: “Cosa resterà di questi anni ’80, afferrati e già scivolati via. Cosa resterà e la radio canta una verità dentro una bugia”. Diverse le vicende storiche e le mode che hanno segnato gli anni ’80.
Basti pensare ai vari capolavori rock e dance, ma anche alle acconciature che si sfoggiavano in quegli anni, con capelli esagerati, cotonati ed extra voluminosi.
I lavoretti che ti svoltano la pensione ma solo se sei nato entro gli anni 80
Stando alla normativa vigente i cosiddetti lavoratori precoci possono andare in pensione a prescindere dall’età, purché abbiano maturato 41 anni di contributi. Come si evince dal sito dell’Inps, inoltre, devono essere “in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995″ e “possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età”. A conti fatti, pertanto, possono beneficiare di tale opportunità coloro che sono nati entro gli anni 80. Ma non solo, i soggetti interessati devono rientrare in una delle seguenti categorie:
- disoccupato in seguito a licenziamento, dimissioni per giusta causa oppure risoluzione consensuale;
- riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%;
- persona che assiste e convive da almeno sei mesi con il coniuge, oppure un famigliare non autosufficiente;
- hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti come “addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo);
- sono ricompresi tra le categorie di lavoratori dipendenti di seguito elencate e hanno svolto l’attività lavorativa c.d. gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne”.
Le persone che rientrano in una delle categorie poc’anzi citate, quindi, possono andare in pensione prima del previsto.